Speciale Gravel Bike

Con l’occasione del Bike Shop Test a Malpensa, ho approfittato di un paio di ore “libere” per andare a provare le gravel bike

Hey Pres, domani mattina te lo vieni a fare un giro al Bike Shop Test a Malpensa?

Così esordisce su whatsapp la sera prima dell’evento Gian Paolo, uno dei nuovi soci dell’ASD Emissioni Zero.

Considerato che la domenica sarei dovuto partire per una trasferta di lavoro, prima dell’invito non mi sognavo nemmeno di andare al Bike Shop Test.

Sarà perchè, per certi versi, non mi aspettavo grandi cose se non la presenza degli stessi (troppi) marchi blasonati che avevano disertato la fiera CosmoBike Show 2017 a Verona?

Clicca QUI per leggere della mia giornata alla fiera CosmoBike Show 2017

Poi Claudia parlando mi fa “ma si, vai se ti va, no? Io alle 10.00 ho il parrucco ed hai anche l’occasione di provare qualche gravel per farti l’idea di come sono, no?“.

Se pur molto titubante [non sono amante di fiere, bike test e cose del genere, nda] mi convinco e, armato di tutto il necessario, l’indomani mattina salto in macchina e mi dirigo a Malpensa per provare qualche gravel bike

Arrivato in zona evento, rimango subito colpito (positivamente) dall’area individuata per allestire il village e la zona segreteria. “Proprio a ridosso di un grande parcheggio ben delimitato e recintato” penso tra me e me “molto smart“.

Anche l’allestimento del village che ospita i gazebo delle aziende è molto ben studiato, anche se io avrei messo i marchi più grandi al centro. Ma gli organizzatori avranno sicuramente avuto le loro ragioni per posizionare le varie aziende nel modo in cui erano e quindi…

Se tanto mi da tanto” mi son detto “devo ricredermi su quanto pensavo di questo evento

Le mie idee (se pur molto superficiali e “stilate” sulla base di quanto avevo potuto constatare lo scorso anno in occasione della tappa del Bike Shop Test di Milano) sono mutate nello stesso momento in cui ho visto un’ottima organizzazione e un discreto nugolo di appassionati giunti sul posto già la mattina presto del sabato per vedere e provare le novità del 2018.

Inizia da Bike Shop Test Milano 2017 il mio viaggio nel mondo delle gravel bikes

Dopo due chiacchiere veloci con Ambro, Panzer e Romano allo stand Bergamont e altre chiacchiere con i diversi soci ASD Emissioni Zero giunti sul posto per testare le e-mtb disponibili, ho iniziato il mio giro alla ricerca dei potenziali e, seguendo il consiglio del Prof [all’anagrafe Flavio Capodici, nda], sono andato subito allo stand TITICI per provare Flexy, una gravel bike di produzione artigianale che viene attagliata su misura in Italia.

Premetto che prima d’ora non ero mai salito su una gravel (o su una ciclo-cross) e l’ultima volta che sono salito su una bici da strada è stato nel 2007

Compilato il modulo di iscrizione e lasciato il mio documento di riconoscimento, ho passato i miei pedali flat Shimano Saint all’addetto TITICI che, montati i pedali, mi ha regolato la sella e via… ero già pronto per andare, proprio come piace a me: salire in bicicletta senza perdere troppo tempo dietro troppe regolazioni e troppe menate!

special gravel bike al bike shop test di milano malpensa ho provato la titici flexy gravel bike artigianale made in italy
Flexy, la gravel made in Italy artigianale di TITICI

Il feeling con la gravel bike (in questo caso la Titici Flexy) è stato subito buono

Mi sono sentito subito a mio agio sulla TITICI Flexy. La piega manubrio, molto più stretta rispetto a quella a cui sono abituato, non mi ha per niente “spaventato” come pensavo potesse accadere, anzi… fin da subito l’ho sentita molto più il prolungamento delle mie braccia ed il gesto di piegare le braccia stesse per assecondare gli ostacoli e superarli mi è venuto molto più naturale rispetto al flat 778 della mia Charlene O.O

Certo, qualche dolorino nell’incavo tra pollice ed indice c’è stato inizialmente, ma quello è normale… tempo cinque minuti nemmeno, il “callo” era già fatto 🙂

Perché le persone non sono tutte uguali. Come le nostre biciclette

TITICI

Non conoscendo il percorso del Bike Shop Test di Malpensa ed essendo la mia prima volta su una gravel bike non mi sono avventurato troppo all’interno e, come per tutte le gravel provate, sono rimasto sui sentieri nelle prime vicinanze del village, “riducendomi” a delle prove di dieci/venti minuti massimo.

Come prima esperienza con le gravel bikes posso solo ritenermi fortunato ad aver potuto provare la Titici Flexy per prima

Credo infatti  che sia stato proprio grazie al tipo di tecnologia usata per sviluppare il telaio (PAT, Plate Absorber Technology, la tecnologia costruttiva del tubo orizzontale) che abbia potuto godere di quelle belle sensazioni che, probabilmente, hanno anche fatto si che le vibes mi scorressero ancora dentro mentre aspettavo di ritirare la Specialized Diverge S-Works.

specialized con la diverge s-works ha reinventato la gravel dandogli un'anima tutta sua il mio special gravel bike al bike shop test di milano malpensa
I meccanici Specialized mentre mi montavano i miei pedali flat Shimano Saint

Una vera bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all’altro la Specialized Diverge S-Works

Ah come mi è piaciuta, alla grande e pur non essendo proprio la mia taglia (avevo una 52 in test anzichè una 54).

Mi ci sono trovato proprio a mio agio, ed il comfort in sella alla Diverge S-Works è stato veramente unico.

Un top di gamma un tantinello esoso, per pochi ma non per tutti

Pur non sapendolo, stavo provando 8990€ (listino al pubblico) di bicicletta! Cosa che non mi era mai capitata prima, fino al Bike Shop Test 🙂

Certo, visto il monoscocca in carbonio, il reggisella telescopico, la trasmissione Shimano XTR con cambio elettronico e via dicendo, avevo ipotizzato 5000/6000€ di bicicletta… ma non me ne sarei mai aspettati quasi nove mila O.O

La S-Works Diverge apre la via alle avventure in sella ad una bici con il manubrio da strada

SPECIALIZED.COM

Dopo aver inventato l’enduro mtb, Specialized ci delizia nuovamente con qualcosa di nuovo ideando, per le sue gravel bikes, un telaio “Open Road”

  • sospensione Future Shock Progressive integrata (20mm di corsa)
  • assi passanti sull’anteriore e sul posteriore
  • forcella S-Works in fibra di carbonio FACT leggera, rigida e precisa

E sarà stato il telaio, sarà stata la forcella, saranno state le ruote, sarà stato quello che sarà stato… io mi sono proprio divertito in quei pochi minuti che ho avuto modo di cavalcarla.

Pochi minuti (meno delle altre) perchè la bulloneria della piega manubrio non era stata stretta per bene e sono dovuto tornare ai box, per fortuna senza riportare danni… un vero peccato.

Fa bene Claudio [Riotti, nda] che anche sulle bici test controlla tutta la bulloneria ed il set-up delle sospensioni prima di partire. Probabilmente anche con lui l’esperienza ha insegnato… la prossima volta mi porterò dietro anche il mio set di brugole tascabili Topeak per non sapere ne leggere ne scrivere.

Sull’onda delle vibes che scorrevano, mi sono messo in fila allo stand Cannondale per registrarmi e, dopo aver ritirato il “bike-pass”, in men che non si dica ero in sella alla Slate 2018, la gravel di casa Cannondale

speciale gravel bike al bike shop test milano malpensa ho provato anche la cannondale slate 2018 con forcella lefty
La Cannondale Slate 2018 con forcella Lefty

La fila da fare non era molta e ho dovuto comunque aspettare almeno una decina minuti prima che i meccanici mi sistemassero il set-up della Lefty e l’altezza sella. Ma ero troppo curioso di provarla e, comunque, in Scott c’era troppa fila…

La Slate e’ una bici da strada con pneumatici piu’ larghi per affrontare buche e avallamenti o andare su sentieri sterrati. Ha un manubrio da strada con una forcella Lefty per divertirti ovunque tu voglia andare, su strada o no

cannondale.com

E, ad onor del vero e così di primo “acchitto”, tale mi è sembrata. Una bici da strada con la Lefty e pneumatici più larghi e tassellati.

Non mi ha entusiasmato troppo, anzi… secondo me 3.499€ per la top di gamma sono un po’ esagerati se si considerano i componenti con cui è assemblata ed il telaio in alluminio [anche i 2.899€ per la “base”]

Dopo un brevissimo giro nel bosco, ho sfruttato la Slate giusto per vedere come si comportasse sull’asfalto, in modo da poter avere una visione di massima sulle gravel.

  • fuori strada troppo rigida, poco maneggevole, sterzo poco intuitivo e guida per niente confortevole
  • su asfalto, di contro, scorrevole, reattiva, agile e scattante… un piacere guidarla e la gamba andava via che era un piacere

Non mi ha entusiasmato molto, ma sarei comunque curioso di riprenderla in mano qualche giorno per provarla nel tragitto casa-lavoro-casa che con i suoi 70 km totali su terreni “misti” potrebbe magari regalarmi una visione generale migliore rispetto alla prima impressione.

Parlando comunque con un rivenditore in occasione della Pedala coi Minchioni 2017 che si è tenuta questa domenica a Cuasso al Monte, mi diceva che negli ultimi anni i prodotti Cannondale hanno subito una frenata in termini di ricerca e sviluppo (secondo lui) e magari anche la messa sul mercato di una gravel è solo una questione di marketing e vendite visto il buon mercato che gli gira intorno.

Grazie al Bike Shop Test Milano 2017 sono riuscito quindi a farmi un’idea generale sulle biciclette del “segmento” gravel

Nei prossimi giorni contatterò un po’ di aziende del settore e spero di poter continuare a provarne ancora qualcuna (prima di prendere quella “definitiva) per poi potervi dare i miei feedback 🙂

Quindi, continuate a seguire il mio viaggio in questo mondo 😉

E voi? Avete mai provato una gravel bike?

bike shop test milano speciale gravel bike un mondo tutto nuovo su agenda degli appunti segui le prossime avventure specialized cannondale titici
In occasione del Bike Shop Test 2017 di Milano è iniziato il mio viaggio nel mondo delle gravel bike

8 risposte a "Speciale Gravel Bike"

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    1. Well, in effetti si ma non su quelle provate. Costano troppo. Sto aspettando di vedere se riesco a provare una Scott tramite un rivenditore e magari una Wilier. Nel mentre un mio contatto in Bergamont però mi ha fatto un’offerta molto interessante sul modello “pronta per andare al lavoro in bici” 🙂 Vedremo.
      Piaciuto il post?

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