Raggiungere le spiagge del fiume Adda attraverso il canale Villoresi e far ritorno a casa dal Naviglio Martesana… un pensiero costante che, come un tarlo, continuava ad arrovellarmi le cervella da moltissimo tempo!
Poi è arrivato un caldo lunedì di agosto, primo giorno di ferie, e mi son detto: “da quando ho venduto la macchina non faccio altro che pedalare. Ok, non ho mai fatto più di 50 km, ma sono sicuro di potercela fare!!!“.
Così, dopo una bella colazione, sono sceso in garage, ho inforcato Charlene, sono uscito di casa e ho iniziato a pedalare verso Garbagnate Milanese per raggiungere il canale Villoresi.
Destinazione “piedi a mollo nel fiume Adda!!!“
La settimana prima avevo pianificato l’uscita con Garmin Connect e l’avevo poi sincronizzata sul Fenix in modo da avere a portata di mano una traccia da seguire in caso di bisogno.
Questo perchè sapevo bene che dopo Monza [come descritto anche sul sito web di “Life in travel” QUI, nda] non sarebbe stato facile seguire la traccia del Villoresi, visto che la ciclo-pedonale si interrompe a Brugherio.
Ma sapevo altrettanto bene che avrei dovuto dirigere verso Est e sempre diritto, e così non mi sono preoccupato più di tanto.
Con un po’ di orientamento e spirito di avventura, raggiungere le spiagge del fiume Adda attraverso il Canale Villoresi alla fine è stato facile facile

Dopo aver percorso il canale Villoresi fino a Monza, una volta in città ho seguito alcune tracce di piste ciclabili più o meno evidenti, fino a quando non sono tornato a percorrere nuovamente la sponda del canale.
Una volta a Brugherio, arrivato alla fine della pista ciclo-pedonale, ho avviato la navigazione sul Garmin, ma vai a sapere perchè… il dispositivo continuava a farmi tornare indietro.
Ho interrotto a questo punto la navigazione con il dispositivo, ho aperto la mappa per capire dove fossi arrivato e ho iniziato a dirigere verso est.
Purtroppo, così facendo, mi sono “perso” la porzione di Canale Villoresi tra Carugate e Masate, con mio sommo rammarico.
Ma anche tra Brugherio, Carugate, Pessano con Bornago e Masate ho trovato degli interessanti spunti ciclabili e una volta tornato sulle sponde del Villoresi a Masate, ero al settimo cielo [per come stava andando la mia uscita, nda].

La gamba c’era, mi stavo divertendo, ero soddisfatto, quello che mi circondava mi piaceva e lungo la via mi sarei fermato più volte e in più punti per una sosta lunga
Anzi, vi dirò di più: mi sarebbe proprio piaciuto avere con me una tenda da piazzare lungo la sponda del Villoresi in qualche punto all’ombra e passare lì la notte… all’aperto!!!
E mentre il vento “fischiava” nelle mie orecchie e la mia testa fantasticava tra mille altre avventure da vivere, mi sono ritrovato a Cassano d’Adda, percorrendo la pista ciclabile che mi avrebbe portato sulla sponda occidentale dell’Adda.
Sulle ali della “vittoria”, mi sono ritrovato ad esultare in sella con il braccio piegato verso il basso come fanno i professionisti quando tagliano il traguardo! Non so se avete ben presente la cosa 🙂

Una volta raggiunta la ruota idraulica di Groppello, che indica anche la fine del nostro itinerario, mi sono fermato a bere un po’ prima di scendere in riva al fiume nella speranza che ci fosse un chioschetto o qualcosa del genere.
Non avendo trovato niente, sono tornato nuovamente “in alto”, mi sono attrezzato del necessario per mangiare, bere e godermi un po’ il traguardo raggiunto e poi sono tornato nuovamente sulla “mia sponda”, dove avevo già adocchiato il mio punto di stazionamento.

Ho parcheggiato Charlene, mi sono tolto casco e canotta, mi sono avvicinato al fiume, ho tolto scarpe e scarpe, ho rimboccato un po’ i pantaloni corti e… piedi a mollo nell’Adda, proprio come volevo fare da troppo tempo!

Ed ero così “estasiato” dall’obbiettivo raggiunto [e che mi ero prefissato da molto tempo, nda] che non mi sono fatto nemmeno una foto insieme alla bici sulla riva dell’Adda. Con tutti gli umarel che c’erano, sarebbe stato un gioco da ragazzi 🙂
L’esperienza sul Naviglio Martesana in bicicletta invece è stata un po’ meno interessante ed “entusiasmante”
Era così caldo quando mi sono avviato sulla strada del ritorno, che me la son fatta tutta d’un fiato e con l’unico intento di togliermela di mezzo!
Magari ci tornerò in autunno-inverno con il fresco, per osservare il mutare delle stagioni e, magari, riuscire a godermela. Staremo a vedere!

Eh si, quel lunedì di settimana scorsa ho portato a casa proprio una gran bella pedalata, di quelle che ti regalano grandi emozioni per lungo tempo… e io l’adrenalina a mille ce l’ho addosso ancora adesso e mi torna a galla al solo pensiero!!!
Era veramente tanto tempo, tra l’altro, che non portavo a casa un bel “centello”. Forse dai tempi in cui partecipai alla Gran Fondo Casartelli e mi ritrovai [per presunzione bersaglieresca di qualcun altro, nda] a fare il lungo passando da Sormano e dalla Madonna del Ghisallo!
Questa escursione in bicicletta per raggiungere il fiume Adda attraverso il canale Villoresi da Milano mi è piaciuta proprio, e credo ci tornerò presto 🙂
EDIT DEL 4 MAGGIO 2020
Per chi volesse, sfruttando Trailforks oggi ho messo insieme la mia traccia Strava e le porzioni di tracce presenti in piattaforma realizzando quella che secondo me potrebbe essere la traccia definitiva per un’escursione in bicicletta da Milano alle sponde dell’Adda attraverso il canale Villoresi.
Cliccate nel pulsante qui sotto per scaricarla.
Mentre cliccando QUI invece, su Trailforks potrete vedere sulla mappa la traccia completa del percorso lungo il canale Villoresi che collega le Dighe del Panperduto con la ciclovia del fiume Adda a ridosso dell’omonimo fiume