La vita è strana, niente è per sempre

Ci sono momenti della vita che ti cambiano, esperienze che ti segnano, incontri che ti portano su nuove strade e che, in alcuni casi, si uniscono con te sulla Via che stai percorrendo.

Uomini, donne, adolescenti senza casco che saltano un muretto con la loro mountain bike (grazie Daniele) e che fanno si che tutto questo accada. Come in un viaggio “on the road” che magari stai percorrendo a piedi, magari facendo l’autostop. Un pò alla Christopher McCandless, protagonista del film “Into the wild“.

Sono al mio secondo tour in questo paese medio-orientale martoriato da secoli di guerre, invasioni, tirannie, varie ed eventuali.
In questo posto mi sento “a casa”, lontano da tutto ciò che tutti i giorni in Italia mi circonda e che a volte non sento più mio, dove a volte non mi sento più a mio agio.

Per la seconda volta questo posto mi “apre”, mi da moltissimo a livello “spirituale”.

E se, nel mentre, la tua vita “sviluppa”… ti tocca fare i conti con te stesso. Nel mio caso, me stesso; una cosa per niente facile!

Magari cerchi di capire dove puoi aver “sbagliato”; ma poi ti rendi conto che comunque le colpe delle cose stanno sempre a metà in alcuni casi e, negli altri casi… beh, negli altri casi ci ha pensato una mente “sregolata” a metterci le mani, la mia! Ma non mi pento di niente, rifarei tutto quello che ho fatto nella mia vita. Tutto!

Da quando Audrey ha smesso di insegnarci Yoga non ho più praticato, ed in effetti sento la “mancanza” dei benefici della pratica, della rilassatezza e dell’armonia che mi lasciava.

In questo periodo sto però trovando del tempo, nelle mie giornate, da dedicare alla meditazione.

Mi siedo a terra, incrocio le gambe, chiudo gli occhi e respiro. Conto i respiri e cerco di armonizzarne la cadenza, mantenendo la concentrazione sul respiro (o almeno cercando di farlo) senza lasciarmi distrarre da niente; nemmeno dalla sensazione dell’energia vitale che ti scorre dentro.

Al mio rientro, quando sarò al paesello (quello che mi ha dato molti Natali), penso che mi prenderò lo zaino con qualcosa da mangiare, la tenda ed il sacco a pelo e me ne andrò per boschi a passeggiare, con lo scopo di raggiungere la vetta del Terminillo ed il rifugio Rinaldi.
Solo io e le mie montagne, niente di più.
Alla ricerca del nulla cosmico, al contrario di quello che potrebbero pensare coloro che passano la giornata a giudicare gli altri.
È solo un’irrefrenabile voglia di starmene per fatti miei nell natura, voglia di contatto con le mie origini, voglia di contatto con il mondo “vero”.

Il rientro in Patria è vicino, e vicino è il rientro alla “normalità”, alla vita di tutti i giorni, agli amici, alle passioni, magari ai divertimenti e… agli amori.

Un anno fà di questi tempi montavo l’impianto di irrigazione sul balcone ed era vicina la partenza per le ferie.

In un anno è accaduto di tutto, la mia vita è stata completamente rivoluzionata; tante cose che non mi sarei mai aspettato, tanti incontri inaspettati e tanti fatti che hanno accresciuto la mia esperienza.

“La vita è strana, niente è per sempre”

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