Ritorno ai Piani di Artavaggio e al Rifugio Cazzaniga-Merlini

In una tiepida giornata di metà gennaio sono tornato ai Piani di Artavaggio e al Rifugio Cazzaniga-Merlini per godermi un po’ di neve e una passeggiata con le ciaspole

La mia prima volta al Rifugio Cazzaniga-Merlini fu in mountain bike, in occasione del Mini Raduno Primaverile organizzato dall’associazione MTB e Natura ASD, capitanata da Davide aka Pixel.

Mi ricordo ancora la fatica che abbiamo fatto per salire fin lassù da Moggio, attraversando i Piani di Artavaggio. Abbiamo tenuto botta fino ad un bel pezzo, ma l’ultimo chilometro fu micidiale e in molti ci ritrovammo a dover spingere le mountain bike.

È metà gennaio, io sono ancora in ferie per qualche giorno e voglio godermi un’altra giornata di neve con le ciaspole, tipo quella passata al Monte Terminillo la settimana prima (link QUI)

Inizialmente avevo pianificato di andare all’Alpe Devero o in Val Bognanco ma, vuoi per la distanza, vuoi perchè il meteo non prevedeva una bella giornata, vuoi che non avevo voglia di alzarmi troppo presto e farmi degli sbattimenti… ho optato alla fine per i Piani di Artavaggio.

Volevo godermi una giornata sulla neve con le ciaspole e un pranzetto in rifugio in completo relax. Erano gli ultimi giorni di ferie e non volevo buttarli via stando in casa, magari a scrivere sul blog o a fare like bombing su Instangram…

trekking con le ciaspole ai piani di artavaggio rifugio cazzaniga merlini neve fresca
La giornata non è andata poi così male devo dire! Per fortuna ho deciso di “ripiegare” sui Piani di Artavaggio anziché andare all’Alpe Devero

La giornata è stata perfetta, come il pranzo al rifugio, come la neve, come la discesa a piedi fino a Moggio lungo un sentiero stupendo. Mancava solo Claudia

Partito da casa con molta tranquillità, sono arrivato a Moggio in tempo in tempo per poter salire sull’ultima corsa della funivia.

Una volta in quota ho calzato le ciaspole, infilato i guanti e sono partito di buon passo.

L’escursione dai Piani di Artavaggio al Rifugio Cazzaniga-Merlini è molto semplice da fare [circa 250 i metri di dislivello, da coprire in un’oretta scarsa di marcia, nda] ma, considerata la pendenza, con le ciaspole un po’ di fatica la si fa.

Ma io quel giorno ne avevo e, a dirla tutta, le condizioni per salire al Monte Sodadura c’erano tutte. E che peccato non aver portato con me la tavola da snowboard. Ma vai a sapere che avrei trovato quelle condizioni e, soprattutto, quella giornata!

Mi ero ripromesso di tornarci quanto prima, ma tra una cosa e un’altra ancora non ci sono riuscito. Magari ci tornerò con Claudia proprio per raggiungere insieme la vetta del Monte Sodadura.

A parte la funivia che collega Moggio con i Piani di Artavaggio, ci sono altri modi/vie per salire in quota, come ad esempio il sentiero che sale da Moggio (sentiero 724) o magari l’itinerario che parte dal Culmine di San Pietro.

Effettivamente potremmo sperimentare proprio una di queste due; magari in estate inoltrata, di modo da poter spezzare l’escursione in due tranches e fare una notte all’addiaccio in tenda o sfruttando l’ospitalità dei Rifugi in quota.

Staremo a vedere, fare programmi non è proprio il mio forte o meglio, ogni volta che ne ho fatti c’ha pensato la vita a disfarmeli e così…

Detto quanto, adesso godetevi la gallery completa sulla pagina Facebook di Agenda Degli Appunti. Link QUI —> Ritorno ai Piani di Artavaggio e al Rifugio Cazzaniga-Merlini

3 risposte a "Ritorno ai Piani di Artavaggio e al Rifugio Cazzaniga-Merlini"

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