Del rispetto e della mancanza di senso civico

Venerdì, un giorno come tanti altri in bicicletta per raggiungere l’ufficio e poi tornarneme a casa a fine giornata, in sella alla mia bicicletta.

Perchè il venerdì per me ormai è Friday Vibes e, in vista del weekend, non mi va di stare chiuso dentro a quattro lamiere! Più degli altri giorni 🙂

Ma niente, da che sono uscito di casa (e ci sono tornato) non ho fatto che raccogliere una serie di fatti che mi hanno veramente disturbato. Fatti legati alla mancanza di rispetto per il prossimo che regna sovrana ormai.

Lo so, mi inverso facilmente e mi stranisco solo se mi guardi (cazzo avrà la gente da fissarti… boh) e quando sono in sella alla mia bicicletta la cosa aumenta esponenzialmente, perché la stragrande maggioranza delle persone non ha il benché minimo senso civico, anzi… se ne fotte proprio del prossimo!!!

Ma collezionare tre emeriti imbecilli in meno di 42 km di strada in bicicletta, credo sia quasi un record!

Il primo, questa mattina sul tragitto stazione-ufficio:

  • in cuffia (per i leoni da tastiera, sono le Aftershox Aeropex e non auricolari che occludono il padiglione auricolare eliminando i rumori esterni) erano appena entrati i Guns e, fischiettando, sto per attraversare le strisce pedonali sul Sempione, all’altezza dei Cinque Ponti di Busto Arisizio.
    Accompagnando la bici a mano, mi accorgo improvvisamente di questo tipo con un Discovery vecchio tipo che mi arriva quasi addosso!!!
    Considerato che quando ho iniziato ad impegnare le strisce non lo avevo visto arrivare [è mattina presto, è buio, avrei visto almeno le luci dei fari, nda] vi lascio immaginare quanto andasse forte.
    Comunque, mentre continuo a camminare sulle strisce, noto con la coda dell’occhio che il tipo, abbassando il finestrino, mi dice qualcosa.
    Sinceramente non gli do troppo peso anzi, mi giro e gli tiro un bel “coglione, ma che cazzo di problemi hai? Sono sulle strisce! Se vuoi, fermati e ne parliamo”.
    Naturalmente il leone, a bordo del suo SUV, si è ben guardato dal fermarsi e ha proseguito per la sua strada.
    Prenditi il primo coglione della giornata e portatelo al lavoro, imbecille!

Il secondo, nel primo pomeriggio, a Canegrate sulla via del ritorno a casa:

  • Sono in strada che provo un’alternativa alla Olona Greenway per il percorso da fare al mattino in bicicletta.
    Metto fuori il braccio sinistro per svoltare (a 25mt dallo stop circa), mentre dietro di me arriva una macchina. Il conducente fa finta di niente e, come se non ci fossi, mi sorpassa.
    Con la coda dell’occhio me ne accorgo, lo faccio passare e lo apostrofo con un bel “coglione, ma fai pure, tranquillo!!!”.
    Fermo allo stop lo raggiungo, lo affianco a sinistra e rilancio con un “tranquillo, che il braccio era fuori perché non avevo niente da fare”.
    Lui blatera qualcosa a finestrino chiuso naturalmente, ma capisco solo che voleva aver ragione.
    Così gli ribadisco la sua coglionagine, mi alzo in piedi sui pedali, supero lo stop e riprendo la mia strada verso casa.
    Prenditi il mio coglione e portatelo al lavoro, a casa, a fare la spesa… ovunque tu stia andando.

Qualche chilometro dopo, lo raggiunge il terzo imbecille del giorno:

  • All’altezza del campo da baseball di Bollate, un furgone sulla pista ciclabile e un’autovettura sul marciapiede… impossibile passare in sella.
    Così scendo, alzo la bici sulla ruota dietro e mentre passo tra i due veicoli, mi accorgo di un ragazzo che gongola sulla porta del furgone.
    “È di tuo papà?”, gli chiedo.
    “Si”, mi risponde.
    “Ecco, allora di a tuo papà da parte mia che è un coglione. E non crescere coglione come lui, per favore”.
    Rimonto in sella e riprendo la mia strada verso casa.

E adesso, mentre sono qui fermo a mangiare qualcosa in un panificio/bar di prodotti siciliani che non avevo mai visto, mi ritrovo a fare la conta di quanti coglioni ho incontrato oggi è di quanti ancora magari ne incontrerò, sui 4/6 km che mi separano da casa.

E nel mentre mi domando: quand’è che il nostro paese è diventato un paese così di merda? Perchè le persone si trovano sempre a giustificare le azioni scorrette degli altri e la loro mancanza di senso civico?

Un collega di lavoro qualche giorno fa mi ha detto che, essendo che io sono l’eccezione… magari dovrei chiedermi se quello che si comporta in modo sbagliato non sia io.

Non scherzava. E questo la dice lunga gente!

2 pensieri riguardo “Del rispetto e della mancanza di senso civico

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  1. I’m laughing Marco… Is this the same Marco I had the pleasure to meet and shsre an evening in Milan!
    But if course… I know him, its me.
    Usually amicable and easy going, put me on my bike (one if my bikes anyway, how many? Don’t ask!)… And I’ll tellyou ylur parentage in a flash.
    I think somewhere on the bike seats there must be something that goes up our butt and has us on edge to tell everyone else to get a life!
    The worst part is, we’re right
    🤓

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    1. Well, usually to me happens even when I’m behind a steering wheel… but less, as I can “flash” people with lights or oink them if they fuck up.
      But with bike… hey, a “prink” it’s always well deserved if they don’t respect us or somewhat the code/people in general 😂😂😂

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