Ieri mattina, uscito di casa il cielo era talmente tanto sereno che effettivamente speravo in un’alba bellissima; anche se con il buio pesto che c’era, non ci avrei giurato.
Ma quando ero quasi arrivati in ufficio, verso est stava cominciando lo spettacolo così, scollato il cavalcavia, mi sono fermato per osservarlo.
Quando mi sono fermato, non volevo fare fotografie, ma solo ammirare lo spettacolo… era qualcosa di stupendo, e la nebbia che si stava alzando dal campo coltivato rendeva tutto ancora più incredibile!
E alla fine l’ho fatto: ho tirato fuori il cellulare e dopo una prima foto alla bici da sopra il cavalcavia con sfondo l’autostrada (ed i primi rallentamenti che da Busto a Milano accompagnano ogni mattina i pendolari in automobile) sono sceso verso il campo e li, signori e signore, ho capito che non posso più perdermi tutto questo.
Cioè, come posso tornare a viaggiare in macchina e perdermi questi piccoli attimi di paradiso, prima di entrare in ufficio?
La giornata prende subito tutta un’altra piega e quegli attimi prima di entrare in ufficio mi riempiono l’anima e rafforzano lo spirito… anche sotto la pioggia battente [che con il giusto equipaggiamento non mi preoccupa affatto, anzi… nda].
C’è chi non riesce a capire chi la mattina presto si attrezza con luci e tutto il resto per fare attività fisica o recarsi al lavoro in bicicletta o magari a piedi… io, da quando ho venduto la macchina, lo faccio tutti i giorni e non me ne pento affatto.
Anzi, quasi non capisco chi fa diversamente 🙂
Non è importante il posto, ma lo spirito
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