Premetto che i Continental Terra Speed sono i primi pneumatici che provo in sella alla mia Specialized Diverge, oltre a quelli (pessimi) che ho trovato montati di serie.
Quando da Cycletyres mi hanno chiesto se volevo iniziare a provare un po’ di pneumatici per gravel bike non sapevo proprio che pesci prendere.
Di base uso la gravel principalmente per andare in ufficio tutti i giorni (spezzando il tragitto con il treno) e magari al venerdì approfitto della “giornata corta” al lavoro per concedermi un’uscita più lunga e di esplorazione sulla via di casa.
Poi nei giorni di ferie o durante il fine settimana uso la gravel anche per pedalare alla scoperta del territorio che mi circonda. Ma questa, è un’altra storia 🙂
Questo utilizzo della gravel abbastanza specifico, mi ha messo alla ricerca di pneumatici adatti a terreni battuti, duri [magari asfaltati/pavimentati, nda] e, visto che stava arrivando l’inverno, che avessero anche un buon grip su fondo bagnato/umido e che magari scaricassero bene anche il fango.
Naturalmente, senza inficiare su comfort, motricità e rotolamento anche alle basse pressioni!
Insomma, volevo degli pneumatici da usare a 360 gradi e l’ho trovati al primo colpo nei Terra Speed di Continental, con i quali il celebre brand tedesco ha fatto proprio centro, realizzando un gran bel prodotto!
Andiamo a scoprire il perchè 🙂

Continental Terra Speed, per l’avventura fuoristrada… con il giusto comfort
Una bella novità nel mondo della gravel bike di questo 2020, in termini di pneumatici, è stata la nuova linea Terra di Continental. Oggi, in particolar modo, andremo a scoprire qualcosa in più sul modello Terra Speed.
Progettato per essere utilizzato sia in condizioni asciutte che “molli”, il Continental Terra Speed rende la transizione tra asfalto e sterrato appena percettibile. Inoltre, è aderente e robusto sia su strada che fuori strada, oltre ad essere sorprendentemente flessibile. Caratteristiche incredibili per uno pneumatico così resistente.
Ad una prima occhiata potrebbero sembrare uguali al G-One All Round di Schwalbe per via del disegno del battistrada, ma un occhio molto attento noterà subito due differenze sostanziali:
- battistrada caratterizzato da tasselli esagonali (e non tondi);
- tasselli molto vicini sulla parte centrale per una maggiore scorrevolezza e motricità;
- tasselli distanziati sulla spalla per migliorare l’espulsione del fango;
- tasselli laterali caratterizzati da una lamella centrale che ne migliorano stabilità e aderenza anche su fondo umido e fangoso.
Una volta in movimento, sembra come che i tacchetti si trasformino in tanti piccoli artigli pronti ad aggredire qualsiasi tipo di fondo si trovi sotto di loro.
A me hanno infuso fin da subito una grande sicurezza e di questo bisogna ringraziare la mescola “Black Chili” della gomma, presa in prestito dagli pneumatici per mountain bike Continental.
MONTAGGIO DEGLI PNEUMATICI CONTINENTAL TERRA SPEED
Il montaggio su cerchi Praxis di serie sulla DIverge è stato facile e veloce, anche se lo pneumatico continuava ad arrotolarsi su se stesso una volta “sballato” dalla sua confezione, accompagnandomi in quella che sembrava una sorta di danza propiziatoria.
Nessun intoppo e nessuna leva ad aiutare la “messa in sede” dello pneumatico.
Per tutta la durata del test, la pressione degli pneumatici si è aggirata tra i 3 e i 2.5 bar, sia avanti che dietro.
Montaggio con camera d’aria in termoplastica Tubolito.
IL TEST DEGLI PNEUMATICI CONTINENTAL TERRA SPEED
Quando la mattina alle 6.30 sono saltato in sella in direzione della stazione del treno, ai primi colpi di pedale mi sembrava quasi di volare e il Fenix mi ha dato ragione: un minuto e mezzo in meno rispetto al giorno prima, quando montavo ancora gli pneumatici di serie della mia Diverge, gli Specialized Ultra Sport.
La sera poi, tornando a casa lungo l’itinerario più lungo, ho iniziato ad assaporarle anche sullo sterrato e su un paio di curve veloci in discesa su asfalto. Senza esagerare ho iniziato a “piegarla” un po’ e beh… ero già in botta, era già amore!

MOTRICITA’, RESISTENZA AL ROTOLAMENTO, FANGO, PIZZICATE
Ho pedalato gli pneumatici Continental Terra Speed per scarsi 400 km su ogni tipo di fondo, radici incluse, e non mi hanno mai deluso.
Ottima motricità anche in salita su fondo cedevole, scarsa resistenza al rotolamento e confortevoli tanto sul pavè quanto sulla ghiaia e sull’asfalto, infondono una certa sicurezza anche su fondi umidi/fangosi e ghiaiosi cedevoli anche se su questi ultimi, in curva, non me la sono sentita di spingermi (e spingermi) oltre il loro limite, soprattutto per un discorso di spirito di auto conservazione.
La carcassa rotonda e l’assenza di tacchetti più pronunciati all’esterno del battistrada non offrono molto grip nelle curve strette senza appoggio sulla ghiaia e tendono a portarti verso l’esterno se non sei bravo nel drifting.
Nel momento in cui ho voluto spingere un po’ di più o ho cercato lo sprint per “scartare” qualche ostacolo nel traffico gli pneumatici hanno reagito sempre prontamente senza disperdere i watt impegnati sui pedali.
Nel fango, quello vero, quello argilloso, quello che si attacca alle ruote e non ti molla più [tipo quello del Parco delle Groane, nda] si sono comportati ottimamente, scaricandolo con estrema velocità e dandomi una certa sicurezza.
Naturalmente ho preferito evitare di entrare in curva con troppa foga, sempre per il motivo di cui a qualche riga più sopra.
Per quanto riguarda le “pizzicate”, in occasione del test ho sempre tenuto le camere d’aria Tubolito sui 2.5/3 bar; quindi ad una pressione che possiamo ritenere un po’ bassa per uno pneumatico con una carcassa non troppo rinforzata. Sta di fatto che sia sulle radici che sugli spigoli dei marciapiedi che degli scoli dell’acqua lungo le ciclabili del Parco delle Groane non ho mai avuto problemi.
Certo, non affrontavo con l’ostacolo andando a picchiarci contro con “cattiveria”… ma chi lo farebbe sapendo di rovinare il cerchione?
In frenata l’ho trovati ottimi sia su asfalto che sulla ghiaia.

CONCLUSIONI
Che sia un’uscita lunga del fine settimana o la pedalata giornaliera per andare in ufficio, che sia fuoristrada o su strada, sulla ghiaia o sul fango, le nuove Continental Terra Speed ti porteranno ovunque tu vada. Ad un’unica condizione: che tu non sia alla ricerca di uno pneumatico di lunga durata.
Come dicevo, ho percorso scarsi 400 km durante il test dei Continental Terra Speed e lo spessore del battistrada dello pneumatico posteriore è più sottile di circa 3 mm rispetto all’anteriore…
Sono secondo me gli pneumatici perfetti per chi ama la velocità, per chi è alla ricerca di uno pneumatico da usare in gara o durante le granfondo endurance o magari per chi vuole uno pneumatico di alta gamma e non vuole badare a spese piuttosto per chi ha due coppie di ruote da intercambiare in base all’esigenza.
In definitiva, sono comunque estremamente entusiasta dei pneumatici Continental Terra Speed, tanto entusiasta che quasi quasi non so se mi va di testare anche l’altra coppia di pneumatici che mi sono arrivati… naturalmente scherzo 🙂
Quali? Potete scoprirlo nelle storie in evidenza sul mio profilo Instagram.
Gli pneumatici Continental Terra Speed sono disponibili in larghezze di 35 e 40 mm e in versione 650b o 700c e potete acquistarli da CycleTyres cliccando sul pulsante in basso.
Prezzo consigliato al pubblico 57.90€.
NOTA A MARGINE: non sono più solito avventurarmi troppo sui sentieri infangati (potete leggere il perchè sul sito di IMBA Italia cliccando QUI) soprattutto se posso evitarli. Ma vista l’anima di questi pneumatici ho voluto portarli al limite per vedere fin dove reggevano.
Per una volta ho dovuto fare anche uno strappo alla regola della direzione del Parco delle Groane che vieta la circolazione alle biciclette al di fuori delle piste ciclabili. Sorry folks, ma vista l’attuale emergenza sanitaria e i limiti imposti dal DPCM, non potevo farlo sui sentieri della Valle Olona 🙂

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