Qualche giorno fa, non so come, è uscita fuori in una chat di Whatsapp la città di Fossombrone nelle Marche. E così mi è tornata in mente quella serata torrida marchigiana a spasso per le vie di questa città.
Situata in provincia di Fano, noi l’abbiamo visitata la scorsa estate, quando eravamo per qualche giorno a Piagge nella casa dei genitori di Claudia.
E giracchiando per le vie del borgo alto di Fossombrone abbiamo trovato questo posticino veramente incantevole: da Guidobaldo.

Siamo arrivati a Fossombrone un po’ per caso, dopo aver fatto una puntatina alla Forra di San Lazzaro per vedere le marmitte dei giganti e una passeggiata lungo la strada della Gola del Furlo [dove si trova la galleria della Flaminia vecchia inaugurata dall’Imperatore Vespasiano nel 76 d.c., nda] in quel giorno purtroppo aperta però al traffico.
Avendo ancora del tempo a disposizione, mentre tornavamo a casa a Piagge abbiamo deciso di fermarci a visitare anche Fossombrone e visto che era anche quasi l’ora dell’aperitivo, ci siamo guardati con Claudia e ci siamo detti “magari ci fermiamo per cena e vediamo se troviamo un posto dove mangiare bene e bere altrettanto meglio?”.
Di meglio che “da Guidobaldo” non potevamo trovare!
Così dopo aver parcheggiato la macchina ci siamo incamminati per le vie del centro città prima e inerpicati in salita fino alla Corte Alta e poi ancora più su, fino alla fine della strada e delle case 🙂

Mentre camminavamo, in prossimità del Palazzo Ducale abbiamo visto l’insegna del ristorante “da Guidobaldo” e, buttato un occhio all’interno del giardino, abbiamo deciso che sarebbe stato il nostro posto per quella sera.
Da Guidobaldo è un piccolo ristorante che si trova al pian terreno del Palazzo Ducale di Fossombrone (dimora un tempo del Duca Guidobaldo da Montefeltro che vi morì nel 1508 d.c.) e dispone di un ampio giardino arredato con moltissimi elementi vintage ricercati, selezionati e “amalgamati” insieme dalla proprietaria del locale che è anche la chef.

Quando siamo arrivati non avevamo prenotato e visto che la cucina è giornaliera e preparata con prodotti selezionati dalla proprietaria stessa ogni giorno, il cameriere che ci ha accolto non era sicuro che avrebbe potuto accontentare la nostra richiesta [ovvero sederci a mangiare bene e bere meglio, nda].
Alla fine però siamo riusciti a sederci e l’esperienza ha meritato ogni euro speso per la nostra cena all’aperto e a lume di candela.
Quello che segue è stato il nostro menù. “Per capire, dovete andarci” cit.
- Carpaccino di manzo con datterini dell’orto di Tiziana
- Focaccina con una quiche alle verdure
- Lasagnetta Bianca con patate noce moscata e besciamella
- Arista al forno cotta a bassissima temperatura con timo
- Verdure al forno e ratatouille
Il tutto annaffiato da un’ottima bottiglia (o due) di Agape Rosè Bio Cantina di Sante (San Costanzo).
Di sicuro quest’estate, restando ancora in Italia, staremo qualche giorno in più a Piagge e con la scusa… torneremo a mangiare da Guidobaldo

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