Della civiltà e della buona educazione

Spesso mi accorgo, navigando sui social network, che non sono proprio l’unica persona ad accorgersi di quanta maleducazione, arroganza ed inciviltà ci siano in giro ed in mezzo a noi

Ma soprattutto, non sono l’unico che fa notare le cose agli altri e mi rendo conto (per fortuna) al quale questo andazzo sta iniziando a dare veramente fastidio. Perchè, fino a prova contraria, molti connazionali preferiscono “massì, è sempre stato così, le cose non cambieranno mai” oppure “cazzo tene, mi giro dall’altra parte e vado per la mia strada, tanto non cambierà mai niente“.

Eh no belli miei, non è proprio così che funziona

Di seguito mi andava di riportarvi la riflessione di un amico di Busto Arsizio che, in sosta alla chiesa in foto durante un viaggio ciclo-turistico all’estero, ha notato una serie di cose ormai di comune (brutta) abitudine, specie tra le persone anziane.

In chiusura, se avrete voglia di leggere ancora, una scena di ordinaria maleducazione e mancanza di civiltà tipicamente italiana che in quanche modo abbiamo “subito” ieri. Meditate gente, meditate 😉

Ed eccola… in confronto al viaggio, una piccola delusione. E non perché hai i ponteggi, son sicuro che la prossima volta ti mostrerai in tutta la tua bellezza. La delusione è per il ritorno alla civiltà nella sua peggiore espressione: camion, traffico, smog… ma soprattutto le persone che non conoscono il significato di rito e per le quali la parola tempio si addice meglio ad uno stadio che ad un luogo di culto. Non ne potevo più durante la messa di persone che parlavano come al mercato, tutti col cellulare in mano ed in piedi su colonne per fotografare il turibolo. Il tutto senza distinzioni di sesso, nazionalità e colore della pelle… e soprattutto età. Già, età. Gli anziani peggio dei bambini. TV e democrazia, oppio dei popoli. Nietzsche sbagliava; la guerra non è l’igiene del mondo. La prossima volta che sento una frase iniziare con “ai miei tempi non era così…” voleranno testate. Enjoy!

Ed eccolo l’episodio che adesso mi va di raccontarvi

Un episodio che ci è accaduto ieri, mentre eravamo in coda per entrare alle Cascate delle Marmore.

Un uomo abbastanza avanti con l’età e con famiglia al seguito, invigorito della solita fretta che ormai contraddistingue la stragrande maggioranza della nostra popolazione (anche in vacanza), da buon italiano ha pensato bene di guadagnare posti nella coda che si era creata per controllare i biglietti di ingresso… passando avanti alle altre persone!

Quando io gli ho fatto notare la cosa, visto che stava passando avanti anche a noi, indispettito mi ha risposto che era già davanti a me e ad altri; infatti mi aveva visto camminare davanti a lui [qui c’è qualcosa che non mi torna, nda].

Quindi ha preso ed è entrato, continuando a blaterare cose e ragioni da vendere, mentre io rincaravo la dose per infastidirlo ancora di più.

Naturalmente il resto della sua famiglia (figlie adolescenti comprese), educata allo stesso modo, mentre camminava frettolosamente per visitare nel minor tempo possibile il posto, blaterava altrettanto… tutti, tranne un altro uomo dello stesso gruppo che magari si era accorto che il tutto non era andato proprio come diceva il suo amico.

Naturalmente, per completezza di informazione, era una di quelle persone che si sentono sempre dalla parte della ragione perchè hanno il macchinone ed il look da barca alla Briatore, che li fa sentire superiori al resto del mondo.

Il nostro popolo (o buona parte di esso e non tutto per fortuna) è proprio lo specchio del nostro paese, anche quando siamo in vacanza: chiassoso, maleducato e pieno di persone che sono convinte di essere sempre dalla parte della ragione…

E non diciamo che tutto il mondo è paese… è solo una giustificazione!

 

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