Non ho memoria di quando questa cosa di visitare il Nepal (almeno una volta nella vita) si sia fatta spazio nella mia testa e nemmeno il perchè
Magari sarà stato qualche film di Indiana Jones oppure i documentari di Quark, magari saranno state le storie di Messner e le foto ed i video di montagna che vedevo al telegiornale da bambino, quando lui o qualche altro alpinista compivano qualche impresa epica… boh!
Sta di fatto che ho sempre desiderato andare in Nepal [dopo il terremoto, avessi potuto mi sarei precipitato, nda] e, tra pochi giorni, il mio desiderio diventerà realtà: stiamo andando in Nepal per 10 giorni e non sto più nella pelle!
ahhh, vai in Nepal?! Chissà che bel mare trovi lì (anonimo parrucchiere rivolgendosi a Claudia)
Quando un paio di settimane fa con Claudia stavamo decidendo dove andare in vacanza di li a brevissimo tempo, i nostri “dadi” si sono fermati su due posti, entrambi per me meta epica di un viaggio: il Nepal e gli Stati Uniti.
Chi in un modo e chi in un altro, entrambi i posti hanno sempre attirato la mia attenzione e la scelta non è stata facile.
Viaggiare in macchina “alla cazzo”, su strade secondarie, all’insegna della scoperta di posti e luoghi sconosciuti è una cosa che sogno da tempo ed un road trip negli Stati Uniti sarebbe stato una cosa fighissima.
Dall’altro canto, il richiamo di quei luoghi ricchi di spiritualità, “incastrati” tra Cina e India, dove le persone sono anteposte alle cose, dove la popolazione vive di continuo catastrofi naturali e sembra non lamentarsi mai delle proprie condizioni, dove ognuno si rimbocca le maniche e cerca di fare del proprio meglio per risollevare le proprie ed altrui sorti hanno smosso il nostro “ago” della bilancia e, con lo scopo di aiutare nel nostro piccolo l’economia locale, abbiamo deciso di partire per il Nepal.
Il regalo di compleanno più figo che abbia mai ricevuto
Non sarai più lo stesso della partenza e non potrai mai più tornare indietro
Così recita la prefazione del libro La Regola Celeste – Il Libro del Tao (Tao Te Ching) scritta da Paolo Ruffilli.
E in effetti così è stato: da quando, durante il tour in Afghanistan del 2005, ho iniziato ad intraprendere il mio viaggio tra le letture orientali (più o meno comprensibili alla mia mente) non sono più lo stesso o, quantomeno, non mi sento più tale.
E credo che questa volta al mio viaggio tra Zen, Taoismo ed esoterismo in genere si aggiungerà una grande e nuova esperienza che aiuterà la mia crescita.
In questi anni di viaggio sulla Via ho aperto gli occhi su molte cose e ho cercato di cambiare me stesso.
Non radicalmente però, ma con il tempo.
Ed oggi, oggi mi sento spesso una persona migliore, anche se questo cambiamento a volte “turba” la mia tranquillità perchè alcune cose che vedo, sento o leggo mi fanno trasalire.
Aprire gli occhi sul mondo e vedere quello che sta accadendo a volte mi fa sentire un po’ Mishima e un po’ Lao Tzu che, di fronte al declino morale del regno e al desiderio ossessivo del popolo per la ricchezza e la posizione sociale, decisero di ritirarsi dal mondo.
Il primo facendo harakiri, il secondo cavalcando un bufalo alla volta dell’Occidente (secondo le mitologia cinese, l’Occidente è la terra dell’aldilà).
Non sono un alpinista ne tanto meno un appassionato di trekking o di backpacking (anche se la montagna mi piace tantissimo viverla ed esplorarla, magari in sella alla mountain bike) e infatti non andremo in Nepal per tutto questo. Andrò in Nepal perchè è il viaggio che ho sempre sognato e dentro di me sento nascere giornalmente una grandissima voglia di conoscere, vedere, toccare, assaggiare, vivere, apprendere, sperimentare.
Uno zaino leggero interroga su ciò che è essenziale
Partirò “scarico”, con un bagaglio composto quanto più possibile di cose essenziali (se non fosse per la strumentazione tecnologica per documentare quanto più possibile il nostro viaggio), con la mente vuota; la stessa mente del viaggiatore che si vuol lasciare sorprendere dal viaggio stesso e da quello che vedrà. Come sempre.
In Nepal il nostro “campo base” sarà a Bhakpatur, dove saremo ospiti dell’ Hotel Planet scoperto leggendo l’esperienza di viaggio di Mauro Lodadio; al Planet troveremo Francesco, milanese migrante che ci ha aiutato con il programma del tour che faremo per visitare la valle di Kathmandu, Bhakpatur ed i luoghi, templi e monasteri di maggior interesse. Insomma, ci siamo organizzati pronti via (come al solito), avremo solo 7 giorni effettivi per visitare i posti e la miglior cosa da fare era organizzarsi con guida, tour schedulato dai locals e mini-van al seguito per muoverci con più agilità. Naturalmente avremo anche un paio di trekking nel nostro tour, però niente di estremamente difficile, almeno così ci ha assicurato Francesco 🙂
In viaggio prima e dal Nepal poi, cercherò di aggiornare il mio blog giornalmente con i nostri spostamenti e qualche foto di quello che vedremo, naturalmente nel limite del possibile e con la consapevolezza che sicuramente il tempo non ci sarà… già so che, alla sera, mi ritroverò sulla terrazza del Planet a fumare il mio Toscano e a “meditare” un po’ sulla giornata e sulle cose viste, godendomi il posto che sogno di visitare da una vita!
Ecco il nostro programma:
- 9 Agosto partenza dell’Italia, direzione Kathmandu con scalo a Dubai
- 10 Agosto arrivo a Kathmandu e transfer al Planet Hotel di Bhakpatur
- 11 Agosto Visita di Bhaktapur a piedi poi trasferimento in van al tempio e al villaggetto di Changu Narayan. Ritorno a Bhaktapur a piedi
- 12 Agosto visita a Dakshinkali ed ai monasteri di Pharping e di Dollu e poi ai paesi di Bungamati e Pashupatinath
- 13 Agosto visita a Boudanilkanta, Swayambhunath, Patan e la Durbar Square e al ritorno sosta a Thimi
- 14 Agosto visita al Villaggetto di Shanku e tempio di Vajra Jogini. Poi ancora Gokarna Mahadev, Monastero di Kopan e Bodnath
- 15 Agosto visita a Nala e al Monastero di NamoBuddha, e Panauti per poi tornare a Bhaktapur
- 16 Agosto visita alla città di Katmandu e dintorni
- 17 Agosto visita alla città di Bhakpatur (souvenir time), nel pomeriggio transfer in aereoporto a Kathmandu e volo per Dubai
- 18 Agosto arrivo in Italia
Namaste a tutti e speriamo bene… il periodo, climaticamente parlando, non è dei migliori per visitare il Nepal e speriamo che il meteo ci grazi dandoci la possibilità di visitare, vedere, apprezzare e conoscere il Nepal quanto più possibile!
Bon voyage!
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Grazie Cinzia ☺️☺️
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