Con una giornata di pioggia come quella di oggi, un piatto di polenta e un bicchiere di Nebbiolo potevano accompagnare solo
Polenta, quanta ne mangerei… e la mangerei in tutte le “salse” la polenta, perchè a me piace veramente tanto.
Fin da bambino ho sempre adorato la polenta che, al mio paese di origine come del resto su buona parte dell’appennino, viene preparata con la farina di granturco, stesa sulla “spianatora” di legno, guarnita con abbondante sugo di pomodoro fatto bollire con salsicce, spuntature di maiale e funghi porcini e, gran finale, pecorino a ricoprire il tutto, come se stesse nevicando!!!
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Con una giornata come quella di oggi, pensando a cosa preparare per pranzo, mi son detto “certo che una bella polenta ci starebbe proprio bene con questa pioggia; solleverebbe il morale e riscalderebbe l’animo insieme ad un buon bicchiere di rosso“. E allora via, appena tornato a casa mi sono messo subito all’opera, ho messo a bollire l’acqua sul fuoco e, mentre aspettavo che venisse a bollire, ho preparato un sughetto veloce a base di guanciale (lo dico sempre che sta bene dappertutto) e funghi porcini secchi.
Non avendo della farina di granturco bramata in casa, mi sono “accontentato” di una farina taragna del Molino Riva, ideale per la preparazione della polenta taragna alla valtellinese ma che si è prestata anche alla mia preparazione un po’ più “sempliciotta” perchè senza aggiunta di burro e/o formaggi, se non del pecorino a scaglie sul fondo del piatto di legno.
Per preparare la polenta ho usato:
- 1.7 lt di acqua (1.5 lt iniziale più un’aggiunta di circa 200 ml per tenerla un po’ più “morbida”)
- 300 gr di farina taragna Molino Riva
- sale grosso q.b. (per l’acqua)
Per preparare il sugo ho usato:
- Polpa Mutti Pomodoro in finissimi pezzi
- guanciale amatriciano
- funghi porcini secchi
Preparare la polenta è abbastanza semplice, bisogna solo avere pazienza e… un braccio “resistente” in assenza di un paiolo elettrico!
- Per prima cosa mettiamo 1.5 lt di acqua sul fuoco
- ad acqua bollente, aggiungiamo il sale grosso e versiamo la farina a pioggia mescolando velocemente con una frusta da cucina per evitare che si formino dei grumi
- abbassiamo il fuoco al minimo e lasciamo cuocere per 30/40 minuti, mescolando lentamente ed in continuazione con un mestolo in legno
A cottura ultimata ho steso la polenta sui piatti di legno, l’ho guarnita con il sugo, spolverata di pecorino, allargato le fauci e via… buon appetito!
Nota a margine: per una perfetta polenta taragna alla valtellinese, aggiungiamo del burro e magari del formaggio a pasta morbida come possa essere del taleggio per esempio, ma anche un bel paese, una toma o via dicendo.
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