Il tanto paventato obbligo di doversi munire del defibrillatore (e conseguentemente dover formare dei soci per il suo utilizzo) è nuovamente prorogato
Se vi ricordate, tempo fa avevo scritto qualche considerazione al riguardo dell’obbligo di munirsi di defibrillatore anche da parte delle associazioni sportive che praticano sport “itinerante”. Una cosa che secondo me è anche abbastanza “fuori legge” visto che la Gazzetta Ufficiale obbligherebbe in teoria solo le Società Sportive Professionistiche e Dilettantistiche a fare ciò e non le Associazioni Sportive. Se poi consideriamo anche che in associazioni sportive come la nostra, che praticano attività itinerante, il defibrillatore al seguito è una cosa completamente inutile (immaginate un gruppo di bikers che sale o scende da una montagna, pensate bene ai tempi di percorrenza di ognuno, ha senso secondo voi?) tutte queste proroghe che continuano a susseguirsi rendono anche poco credibile chi ha voluto estendere questo obbligo anche alle ASD.
Ieri sera, durante la cena sociale dell’associazione sportiva della quale sono Presidente [ASD Emissioni Zero, nda], uno dei Soci mi dice “uè Pres, hai letto della nuova proroga per il defibrillatore sulla pagina Facebook dell’UISP?“. “Sinceramente no” rispondo io, anche perchè nei giorni scorsi non avevo avuto modo di seguire moltissimo Facebook e soprattutto la vicenda (pur incuriosito dal fatto che stavo ricevendo molte visite sul mio blog proprio a causa del post sul defibrillatore).
Allora chiedo a Paolo di inviarmi via WhatsApp il link all news uscita sul sito dell’UISP che riporta poi solo uno stralcio del Disegno di Legge approvato dal Senato della Repubblica il 23 Novembre 2016 che converte in legge, con alcune modifiche, il decreto legge del 17 Ottobre 2016 n.189 recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
A pagina 233 del Disegno di Legge, all’art.18, possiamo leggere:
Al fine di consentire nei Comuni di cui agli allegati 1 e2 il completamento delle attività di formazione degli operatori del settore dilettantistico circa il corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici, l’efficacia delle disposizioni in ordine alla dotazione e all’impiego da parte delle società sportive dilettantistiche dei predetti dispositivi, adottate in attuazione dell’articolo 7, comma 11, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, è sospesa fino alla data del 30 giugno 2017.
Eh si, avete letto bene gente impiego da parte delle società sportive dilettantistiche dei predetti dispositivi e non di associazioni sportive.
Come ho già più volte asserito, ribadito e specificato in grassetto sottolineato, ben venga la prevenzione degli incidenti ma obbligare chi non deve (e soprattutto materialmente non può) a doversi equipaggiare con macchinari costosi e non operabili da chiunque, a me sembra una grandissima cagata (concedetemi il francesismo).
Ditemi voi che senso ha allora tutto questo e magari un giorno potremmo addirittura convenire insieme di quanto sia inutile tutto questo obbligo imposto da qualcuno che magari non ha letto attentamente la Legge dello Stato e per eccesso di zelo vuol fare applicare la predetta legge anche a chi dovrebbe portarsi al seguito in bicicletta (sui sentieri in caso di mountain bike, su strada in caso di bici da strada) un defibrillatore che poco potrebbe salvare la vita a qualcuno in caso di necessità (specie fuori strada).
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