Quando ieri pomeriggio mi sono ritrovato con il fido Cecconello per un’uscita in mountain bike sui sentieri dei boschi che si estendono tra Castelseprio e Castiglione Olona in Valle Olona, mai mi sarei aspettato di ritrovarmi poi a scrivere queste quattro righe
Gli ingredienti giusti per un “Killing Friday” eccellente c’erano tutti:
- Maglia nuova ASD da “sfoggiare” e da testare per la prima volta
- Campanello Knog “Oi” nuovo nuovo appena arrivato dall’Australia da installare sul manubrio e provare
- Una giornata di anticipo di primavera power di cui fruire alla grande
Purtroppo però, il clima da “killing friday” non c’è stato
Le endorfine non sono salite, il “gasamento” che di solito c’è durante un giro in Valle Olona non c’è stato e, a fine giro, sia io che Ale eravamo decisamente delusi e contrariati dallo stato in cui versano i sentieri dei boschi della Valle Olona. Basti pensare che, tornati alle macchine, mentre ci cambiavamo non abbiamo scambiato una parola una (come solitamente facciamo).
L’uscita di ieri nei boschi della Valle Olona è stato un vero e proprio calvario. Un continuo salire e scendere dalla bicicletta per superare tratti allagati, tratti con tracce di moto da enduro dove era impossibile passare (talmente erano profonde), tratti con alberi caduti ovunque . Quasi tutti i sentieri che abbiamo percorso sono praticamente impraticabili o comunque poco fluidi e decisamente inutilizzabili per delle uscite in mountain bike guidate volte alla promozione del territorio e dello sport.
Capisco l’inverno appena passato e il conseguente fango ovunque anche a distanza di giorni dall’ultima pioggia (i boschi della Valle Olona sono caratterizzati da un terreno molto argilloso), ma lo stato di abbandono in cui versano i boschi è veramente ingiustificabile alle Amministrazioni Locali.
E, soprattutto, è ingiustificabile lo scempio che moto da enduro, quad, jeep 4×4 e trattori stanno facendo dei sentieri, dei boschi e delle strade carrabili che passano all’interno dei boschi stessi.
In 10 anni che pratico la mountain bike in questi boschi non avevo mai visto una situazione gravosa del genere. Giuro che non avevo mai visto così tante tracce di moto da enduro ovunque e non vedevo tracce di quad e jeep 4×4 da almeno sette o otto anni.
In 10 anni che pratico la mountain bike nei boschi della Valle Olona non mi era mai capitato di vedere così tanto devasto e abbandono ovunque. Di certo, la pioggia e le intemperie varie non hanno aiutato la già complicata situazione. Ma le persone ci hanno messo del loro veramente in modo esemplare!
Sulla via di casa, in macchina, ho subito chiamato il Sindaco di Cairate per informarlo di quello che ho visto e, soprattutto, per confrontarmi con lui per capire se le Amministrazioni Locali hanno già dei “piani” per il futuro ed individuare le possibili azioni che si potrebbero operare per salvare il salvabile.
Perchè, nello stato in cui versano oggi i sentieri, pensare di organizzare delle uscite guidate in mountain bike per promuovere sport e territorio è impensabile. Non si può promuovere un territorio del quale probabilmente interessa poco e niente ai più, tra cui magari anche i proprietari di agriturismi, aziende agricole, strutture ricettive locali e Amministrazioni Comunali stesse, che hanno anche un patrimonio storico-culturale da promuovere.
Naturalmente poi, se non non c’è interesse a vedere turisti in questa zona della bassa provincia varesina… allora si può tenere tutto così com’è e lasciare che chi non dovrebbe/potrebbe (a mente di una legge regionale) continui a fare il bello e cattivo tempo all’interno dei boschi della Valle Olona in barba a qualsiasi divieto d’accesso, anche sulla proprietà privata!
