Aver realizzato il circuito di gara degli Internazionali d’Italia Series XCO MTB 2017 alla Montagnetta di Milano è stata un’esperienza formativa fantastica
Ma, soprattutto, è stato fantastico (e anch’esso molto formativo) scambiare opinioni a caldo sul circuito con professionisti della mountain bike del calibro di Florian Vogel, Maja Wloszczowska e Paola Pezzo. Insomma, i primi due sono i vincitori assoluti della gara, la terza è la nostra campionissima olimpica… non ci poteva andare meglio!
A parte la cronaca della gara che potete leggere sul sito ufficiale della manifestazione ed i “commenti a freddo” di Marco Aurelio Fontana che potevate leggere sul suo blog [se si fosse fermato a parlare con noi, avrebbe scoperto che la tripla in alto non era stata studiata per essere saltata… ma forse lui non sa che noi sappiamo, nda], eccomi a scrivere due righe riguardo la gara che si è svolta domenica scorsa sul Monte Stella di Milano.
Per preparare il percorso degli Internazionali d’Italia MTB XCO di Milano abbiamo impiegato 5 giorni
Vedere durante questi 5 giorni crescere e prendere forma il percorso che avevamo progettato a tavolino è stato fighissimo!
E la soddisfazione finale a fine lavori è stata veramente grande: quest’anno abbiamo realizzato cose che mai avremmo pensato di riuscire a realizzare, come per esempio il rock garden con ben quattro diverse linee di percorrenza.

E vedere le “nostre” strutture attorniate di spettatori la domenica mattina è stato veramente emozionante.
Adesso capisco cosa prova Pippo Marani ogni volta che vede professionisti di calibro internazionale darsi battaglia sulla Black Snake, il percorso da lui creato per la Coppa del Mondo in Val di Sole.
Confrontarsi con gli atleti direttamente sul posto, come vi dicevo, è stato molto interessante e ha permesso anche alla nostra crew di farsi conoscere, visto che avevamo lo stand proprio sulla linea di arrivo-partenza
E le chiacchiere con Florian Vogel riguardo il percorso tracciato e realizzato sono state molto istruttive, e costruttive.
Ci ha dato un paio di dritte sul rock garden per il futuro, ha apprezzato molto il lavoro che abbiamo fatto e ha anche apprezzato molto il circuito che Alberto insieme a noi ha tracciato.
Durante la nostra conversazione ha anche lui espresso la sua perplessità riguardo alla tripla whoop realizzata sulla cima della Montagnetta.
Ma quando ha scoperto che tutta la linea delle whoops in alto non era stata realizzata con lo scopo di fargliele saltare ma con quello di spezzare il loro ritmo e metterli in difficoltà di fronte a delle whoops non lineari e ritmiche, allora ha esclamato “you bastards, so it wasn’t a mistake” che in italiano sarebbe “bastardi, allora non era un errore“.
Eh no bello mio, mica siamo qui a pettinare le bambole noi 🙂
Purtroppo però, la nostra domenica da incorniciare non è stata tale per tutti o comunque non è stata proprio un momento di sport perfetto
I gesti antisportivi da parte di qualche ignoto [aka, puntine da disegno e chiodi sul percorso di gara, nda] ed i soliti furti all’interno delle macchine parcheggiate in prossimità della zona di gara non hanno permesso alla manifestazione di raccogliere il massimo lustro che meritava, causando lo sdegno degli organizzatori e anche di tutti coloro che hanno subito quanto sopra.
Speriamo di poter nuovamente ripetere un’esperienza come questa e, naturalmente, di farne anche delle altre perchè, come si dice, “l’esperienza insegna“.
Per maggiori informazioni riguardo le attività di trail building che porto avanti, potete visitare il sito web della nostra crew e futura associazione di promozione sociale www.trailwish.it