Se devono essere “sicurezza e obbligo di legge”, almeno facciamolo con stile, no?
Quando nel 2016 mi venne all’occhio su kickstarter il campanello per bicicletta Knog “Oi – The bike bell that doesn’t look like a bike bell“, fu subito amore. Non ricordo se fu attraverso Facebook o Twitter che ne venni a conoscenza, fatto sta che fin da subito mi dissi “ma si va, facciamo questo acquisto“.
Lì per lì però il prezzo del “kickstarter” mi turbò un po’, ma dopo qualche giorno mi decisi a comprarlo. Quando tornai a visitare la pagina per procedere all’acquisto però, il kickstarter era ormai chiusi e segnalai il mio indirizzo email per il momento in cui sarebbe avvenuta la release ufficiale al pubblico.
Nemmeno un mesetto fa, ecco che arriva sulla mia casella di posta elettronica una e-mail da Knog
Il campanello per bicicletta “Oi” è di nuovo disponibile, compralo subito. E non me lo sono fatto ripetere due volte, questa volta!
Scelto il colore, la misura e la quantità (ne ho preso uno per me ed uno per la bici di Claudia), ho inserito tutti i dati per la fatturazione e la spedizione e via: acquisto fatto, crepi l’avarizia!
Dopo qualche giorno (una settimana forse) Claudia mi manda una foto con due dita in un “anello” e la didascalia “mi sposi?”. A parte la risposta scontata alla sua domanda, lì per lì non capivo cosa fosse, poi di colpo: “ohhhhh madò, il campanello “Oi” finalmente sono arrivati, figata!!!“.
La sera stessa quando Claudia li porta a casa non stavo più nella pelle e non vedevo l’ora di montarlo sulla mia bici il giorno dopo prima di uscire in mountain bike nei boschi della Valle Olona.
Una volta toltone uno dalla confenzione dico a Claudia “Sono troppo grandi, avrei fatto bene a prendere quello piccolo, misà che dovrò inventarmi qualcosa per farli stare sui manubri delle nostre bici, oppure spedirli indietro e prendere quello piccolo, se sarà possibile“.
Dentro di me allora inizio a fare mente locale sugli adattatori in gomma provenienti da altri accessori che ho in giro, con la certezza di risolvere la questione… secondo voi, avevo fatto caso al fatto che, girando la confenzione [che contiene il bike bell Knog “Oi”, nda], avrei trovato degli adattatori appositamente studiati “all’uopo”? Certo che no. L’ho scoperto contattando il servizio clienti!
Una volta scoperto degli adattatori, montare il campanello è stato un gioco da ragazzi e una volta montato eccolo come si presenta sul manubrio: sobrio, elegante, stiloso, poco ingombrante e, soprattutto… decisamente squillante 😉

Bike bells generally look & sound a bit ugly. But why? What if they looked sexy & sounded like an angel playing a glockenspiel? A bell with a beautiful tone, but also a remarkable style and choice of materials that embodies a rider’s personality
I campanelli per bici generalmente sono abbastanza bruttini. Ma perchè deve essere così? E se fossero un po’ più “sexy” e avessero un suono simile a quello di un angelo che suona un carillon? Tipo un campanello dal suono stupendo, con un stile invidiabile e realizzato con materiali che racchiudono tutta la personalità di un rider
Ed è così che nasce “Oi”, il campanello per bicicletta che non sembra un campanello per bicicletta
Ha un suono veramente celestiale e che si diffonde nell’aria, invece di avere un suono “sordo” e magari anche fastidioso per chi ci precede (non che questo suoni più simpatico, però…).
Il campanello “Oi” bike bell è disponibile in quattro colori, due misure ( e molto semplice da installare anche senza rimuovere la manopola dalla sua sede. Nel caso in cui però si dovrà utilizzare lo spessore fornito nella confezione, si dovrà farlo, se non si vuole rompere lo spessore stesso!
NOTA BENE: nel caso di manubrio “laccato” e sezione dello stesso inferiore ai 22,8mm vi consiglio di dare una passata di nastro isolante alla zona dove dovrete fissare il campanello. Altrimenti il campanello stesso continuerà a muoversi su e giù ogni volta che andrete ad esercitare pressione sul tasto 😉
Partendo dal presupposto che a norma del Codice della Strada il campanello sulla bicicletta dovrebbe essere montato all’atto della vendita insieme alla bici stessa, cosa che non ho mai visto succedere in Italia [se non da Sgagnamanuber a Milano, negozio con il quale ne abbiamo diffusi in abbondanza durante due edizioni della Pedala coi Minchioni di ASD Emissioni Zero, nda], montare un campanello sulla nostra bicicletta non ci renderà ne degli sfigati ne tantomeno influirà sulle nostre prestazioni alla rincorsa del KOM.
Piuttosto, invece, installare un campanello sulla nostra bicicletta ci aiuterà ad essere più rispettosi e civili nei confronti di chi ci precede perchè avremo modo di poterli avvisare per tempo senza fargli prendere un collasso fatale [vedi per esempio coloro che distrattamente camminano perennemente in mezzo alle piste ciclabili o in mezzo ai sentieri, nda]. In più, ci darà anche modo di farci sentire da chi, in macchina, a volte non ne vuole sapere di rispettare le precedenze, magari rinforzando il suono del campanello anche con qualche urlo 🙂
Di campanelli in commercio se ne trovano a più non posso, più o meno eleganti, più o meno trendy, più o meno stilosi e, soprattutto, più o meno costosi… l’importante è prenderne uno!!! Pensa che può esserti utile anche in bike park, sempre per fare segno a chi ci precede con più calma che stiamo sopraggiungendo, senza tirate delle inchiodate incredibili [che compromettono il sentiero ed il lavoro dei trail builders, nda] e senza dover urlargli contro 😉
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