Era un po’ di tempo che volevo farmi una carbonara usando l’ottimo guanciale amatriciano che, ormai da un paio di anni, sono uso acquistare all’Esselunga vicino casa.
Ma dato che Claudia non è proprio amante della carbonara [e pur gradendo il guanciale le da un po’ fastidio quando è troppo, nda] non ero ancora riuscito a prepararne una come si deve.
Cucinare è un piacere e se non lo si fa per qualcuno, che piacere c’è?
Può capitare però che non tutti gradiamo le stesse pietanze e, proprio come nel caso della carbonara, mi capita quindi di preparare solo per me.
Così, venerdì scorso, ho approfittato del fatto che ero solo a pranzo per prepararmene una da mangiare in balcone sotto un caldo sole autunnale.
Mentre rientravo a casa ero già li che mi gustavo il momento in cui avrei assaporato gli spaghetti alla carbonara, anzi… già da qualche se ne parlava con un collega romano, soprattutto in termini di preparazione.
L’eterna lotta tra guanciale e pancetta
Che sia pasta alla amatriciana, alla gricia o alla carbonara, la disquisizione sul prodotto da usare [pancetta o guanciale, nda] è sempre pronta ad iniziare.
E anche nel nostro caso non abbiamo fatto eccezione. Io, per esempio, ho sempre fatto la carbonara con la pancetta, ma qualcuno tempo fa mi disse che la ricetta originale della carbonara vede l’uso del guanciale e non della pancetta, e così ho voluto provare.
Per preparare degli ottimi spaghetti alla carbonara
Ingredienti (per due persone):
- 200 gr di pasta (150 gr nel mio caso visto che erano spaghetti n.5, dose per una persona)
- 100 gr di guanciale (50 gr a persona)
- 2 uova
- pecorino romano grattugiato q.b.
Preparazione degli spaghetti alla carbonara:
-
- mettere a bollire l’acqua per la pasta
- tagliare il guanciale a cubetti o striscioline (non troppo lunghe)
- passare il guanciale in padella (a fuoco basso con il coperchio) in modo da farne sciogliere il grasso e rendere il guanciale stesso quasi croccante.
Lo spegneremo al momento giusto, lasciando il coperchio sulla padella in modo che il calore si trattenga al suo interno ed il grasso del guanciale rimanga ben sciolto - quando l’acqua bolle, mettere a cuocere la pasta
- mentre la pasta cuoce, sbattiamo un uovo intero con un pizzico di sale in un piatto fondo
- aggiungiamo un paio di cucchiai di acqua di cottura al nostro guanciale
- quando la pasta è cotta la scoliamo e la versiamo ancora calda nella pentola con il guanciale e amalgamiamo, come quando prepariamo la pasta alla gricia (la mia ricetta QUI). Il tutto, a fuoco spento!
- versiamo l’uovo nella pentola insieme alla pasta
- amalgamiamo per bene, puliamo il piatto (dal restante uovo sbattuto) con una forchettata di pasta e versiamo tutto nuovamente nel piatto continuando ad amalgamare
- spolveriamo di ottimo pecorino romano e via… siamo pronti a sederci a tavola
Io ho già l’acquolina, e voi?
Prima di chiudere, leggi i miei consigli per una carbonara perfetta

TRUCCO DEL “MESTIERE” PER UNA CARBONARA PERFETTA: quando versiamo l’uovo nella pentola ancora calda e lo amalgamiamo con la pasta ed il “sughetto” del guanciale dobbiamo fare attenzione che l’uovo stesso non si cuocia iniziando a formare come dei “pallini”. Proprio per questo dobbiamo aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta nella pentola prima di versare l’uovo. Questo ci aiuterà a far si che l’uovo si amalgami bene a tutto il resto andando ad “attaccarsi” agli spaghetti e non al fondo della pentola cuocendosi 😉
NOTA BENE: latte, panna e affini non sono contemplati nella preparazione della carbonara, un po’ come l’aglio in camicia alla Cracco o la cipolla nella amatriciana!
Noi pureeee!
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🙂
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molto buoni!!!! allora se lo trovo ora voglio provare anch’io come te a usare il guanciale
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Un altro mondo Elisabetta, veramente. Deve però piacere il sapore del guanciale che è molto più deciso rispetto alla pancetta 🙂
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Sulla pagina Facebook di “agenda degli appunti” trovi anche un video di Gianfranco Locascio che illustra come preparare lo zabaione salato e degustate una carbonara cucinata con il metodo scientifico. Lungo e se vuoi “pesantino” ma decisamente interessante come approccio 🙂
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Dimenticavo, non so di dove sei, ma all’Esselunga trovi proprio il guanciale anatriciano. Altrimenti in centro Italia il guanciale si trova un po’ ovunque 🙂
Se proverai, fammi sapere cosa ne pensi. Mi trovi anche su Instagram (ti vedo molto attiva su quel canale 😉 )
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