Escursione al rifugio Cesare Benigni

L’escursione al rifugio Cesare Benigni (altitudine 2222 mt s.l.m.) è stata la nostra prima escursione nelle valli bergamasche.

Posto all’inizio di un piccolo altopiano alla base della sentiero che porta alla cima Piazzotti (2349 m s.l.m.) e di fianco al lago Piazzotti, il rifugio Benigni si trova all’interno del Parco delle Orobie Bergamasche.

Meta di diversi tipi di escursione (da quella in giornata ai giri ad anello o alle traversate di più giorni) il rifugio è posto lungo il sentiero 101 delle Orobie Occidentali.

L’annesso bivacco invernale [che in inverno funge da bivacco, appunto, e in estate da deposito zaini degli escursionisti che vi sostano per pranzo, cena o anche semplicemente una fetta di torta, nda] ci ha ospitato in occasione del nostro capodanno in quota.

Eh si gente, c’era piaciuta così tanto l’escursione al rifugio Benigni la prima volta, che un paio di capodanni fa decidemmo di passare la notte nel bivacco invernale giocando a Monopoly ed aspettando la mezzanotte 🙂


in foto una ragazza si gode la vista sulla vallata dall'altopiano su cui è collocato il rifugio benigni ai piedi della cima piazzotti
Dal rifugio Cesare Benigni si può godere di uno dei panorami tra i più belli delle valli bergamasche

L’escursione al rifugio Cesare Benigni e l’itinerario da Loc. Sciocc

Esistono varie vie per raggiungere il rifugio Benigni in Val Brembana. Quella che vi riporto più avanti è la stessa che trovate anche sul portale geografico del CAI di Bergamo, ed è quella che abbiamo seguito noi in entrambe le occasioni che ivi ci siamo recati.

Volendo, possiamo divedere l’escursione in 4 parti:

  • una prima parte di riscaldamento, per prendere confidenza con l’ambiente e spezzare il fiato
  • una seconda parte di stupore, quando usciti dal bosco e girata la curva si aprirà davanti a voi un panorama da togliervi il fiato (e quindi dovrete tornare a spezzarlo di nuovo)
  • un terza parte di tecnica (ma non troppo), quando affronterete il canalino
  • una quarta parte di soddisfazione quando, usciti dal canalino, volgerete la testa a destra e vedrete la bandiera italiana sventolare vicino al rifugio

L’escursione al rifugio Cesare Benigni è un’escursione molto piacevole anche sotto l’aspetto naturalistico; flora, fauna e panorami locali vi lasceranno un profondo segno nel cuore.
Simpatiche marmotte che vi faranno prendere dei colpi che non vi dico (mentre sovrappensiero camminerete in discesa) , e stambecchi che vi faranno compagnia fuori dalla porta durante la notte [se avrete modo di dormire al bivacco, nda] oltre ad un’infinità di fiori che sinceramente non conosco, vi lasceranno sicuramente un bel ricordo.


in foto un'escursionista ascende lungo il sentiero che conduce al rifugio benigni
In ascesa lungo il sentiero che ci condurrà al rifugio Cesare Benigni

Itinerario escursione Loc- Sciocc – Rifugio Cesare Benigni

La nostra escursione inizia in località baita Sciocc a quota 1508 m, lungo la strada che sale da Cusio ai Piani dell’Avaro e alla quale si accede previo pagamento di un “pedaggio” (2€ un giorno, 4€ due giorni, 5€ 7 giorni).

L’attacco del sentiero si trova subito dopo un tornante a destra che si trova prima del viadotto in cemento che vedrete sopra di voi una volta completato il tornante.

Superata una breve rampa iniziale, perfetta per spezzare il fiato, si attraversa il bosco su percorso pianeggiante verso ovest fino a giungere alla Casera Valletto (circa 1,5 km, altitudine 1782 m).

Attraversato un piccolo ma suggestivo torrente [in inverno ghiacciato, si supera solo con i ramponi, nda] e dopo qualche tornante, in prossimità dei piloni dell’ENEL, incrociamo il sentiero 107 che sale da Ornica.

Proseguiamo in salita mai faticosa ma costante, fino a raggiungere la conca posta sotto al passo di Salmurano. Teniamo la sinistra e proseguiamo lungo il sentiero sentiero 108 lasciando sulla destra il sentiero 107 che sale al passo e costeggiando la base della parete.


in foto il canalino di roccia che conduce al rifugio cesare benigni
Il canalino che conduce al rifugio Cesare Benigni visto dall’alto. Una buona “palestra” per chi è alle prime armi.

Giungiamo alla base di un “canalino” abbastanza ripido; non difficile se si segue con attenzione il percorso segnato, ma da percorrere con la dovuta concentrazione.

Si sbuca in una conca posta poco sotto al rifugio, del quale scorgiamo la bandiera non appena iniziamo ad affrontare la rampa finale.

Il sentiero prende facilmente quota tra qualche tornante e in breve si raggiunge il rifugio Benigni (2222 m), posto su un magnifico balcone panoramico naturale verso la catena retica.


in foto il rifugio cesare benigni avvolto parzialmente dalle nuvole mentre un'altra parte del cielo è limpidissima
Il rifugio Cesare Benigni tra le nuvole in occasione della nostra prima ascesa

Se volete scaricare la traccia in gpx della nostra escursione al rifugio Cesare Benigni in Val Brembana, cliccate il pulsante qui sotto

CONTATTI DEL RIFUGIO CESARE BENIGNI

GESTORE: Elisa Rodeghiero
TELEFONO: 0345 89033
CELLULARE: 340 7714820

e-mail: rifugiobenigni@gmail.com
Sito web: www.rifugiobenigni.com
Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/204936970964


in foto una ragazza riposa lungo la via che conduce al rifugio benigni
Claudia immersa nella tranquillità della natura lungo il sentiero che congiunge il rifugio Cesare Benigni al Passo Sulmarano attraverso un facile canalino (da non sottovalutare)
in foto un laghetto di montagna sulle orobie bergamasche
Il lago Piazzotti poco distante dal rifugio Cesare Benigni e sottostante l’omonima vetta
in foto un gruppo di stambecchi bruca l'erba fresca
Un gruppo di stambecchi sui verdi pascoli in prossimità del rifugio Benigni
in foto una presa naturale lungo un sentiero delle orobie bergamasche
Claudia si disseta bevendo l’acqua che scorga da una sorgente naturale lungo il sentiero che sale al rifugio Benigni
in foto due escursionisti in discesa approcciano un ruscello che attraversa un sentiero nelle orobie bergamasche
Due escursionisti in discesa approcciano il ruscello che attraversa il sentiero.
In inverno quest’area è interamente ghiacciata e sono necessari i ramponi per superarla

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