In una rovente domenica di luglio di due anni fa, nell’indecisione più totale sulla meta da scegliere, decidemmo di visitare la Val Seriana e, nello specifico, il bivacco città di Clusone e la grotta dei Pagani.
Avevo visto molte foto su Instagram di questi luoghi e letto anche un po’ in giro su altri siti web e blog.
Il panorama mi attizzava molto ed eravamo nel periodo “visitare i bivacchi” e così…
Inoltre, con le valli e le genti bergamasche è stato amore a prima vista e dopo esserci innamorati della Val Brembana (in occasione della nostra prima escursione al rifugio Benigni) per “par condicio” decidemmo che era il momento della Val Seriana, del bivacco Città di Clusone e della grotta dei Pagani.
Ma com’è che scegliamo le mete delle nostre “avventure” in montagna?
Affidandoci naturalmente al nostro inseparabile libro del Touring Club Italiano per le escursioni sulle Grigne e sul Resegone ed anche ai social network.
In quest’ultimo caso, ci affidiamo ad Instagram scegliendo le nostre mete grazie agli hashtag e alle località inseriti nelle foto postate dagli altri utenti.
Una volta trovato qualcosa che ci piace lo trascrivo nella nostra “lista delle mete da raggiungere” oppure mi salvo le foto delle località che ci interessano utilizzando l’etichetta che trovate in basso a destra in ogni foto [la foto la ritroverete poi nel vostro archivio, un giorno vi spiegherò come funziona e dove trovarlo, nda].
Naturalmente, nel farlo, scelgo sempre dei posti che non siano troppo lontani e quindi al massimo ad un paio di ore da Milano.

È grazie ad Instagram che il bivacco città di Clusone e la grotta dei Pagani sono finiti nella nostra lista dei desideri
Sia io che Claudia avevamo visto molte foto del bivacco città di Clusone e dei panorami che offre ed il bivacco stesso era nella nostra lista dei desideri già da troppo tempo.
I sentieri delle valli bergamasche ci piacciono moltissimo perchè sono mantenuti alla perfezione e, in alcuni casi, sono delle vere e proprie opere edili degne della nomea della manovalanza bergamasca.
Inoltre tra giugno ed agosto il territorio delle valli bergamasche si “accende” di una flora e di una fauna veramente rigogliose, andando a colorare e a popolare prati, boschi, selle, insenature, pareti e via dicendo!
Ma la nostra ascesa domenicale alla grotta dei Pagani e al bivacco città di Clusone non è stata proprio la passeggiata domenicale che desideravamo fare
Il cambio di stagione, la stanchezza fisica e mentale e il caldo torrido ce l’hanno fatta sudare nel vero senso della parola.
La spossatezza dovuta al cambio di stagione e al caldo torrido di quei giorni io l’avevo avvertita già qualche giorno prima in occasione di un’altra attività in montagna [questa volta di lavoro, nda] e nemmeno eravamo partiti dal parcheggio del passo della Presolana che mi sarei fermato al primo ristorante utile per mangiare una polenta e “morire” poi su una sdraio in attesa di qualche spiffero di vento fresco.
Ci siamo comunque armati di un buon mind-set e siamo partiti (con il parcheggio alle spalle) incamminandoci su una strada in salita che si trova proprio di fronte al negozio che fa anche da noleggio bici/sci.

Primo checkpoint, la baita Cassinelli alla pendici del gruppo della Presolana
Il cammino dal passo della Presolana alla baita Cassinelli (1568 metri s.l.m.) lungo il sentiero 315 scorre liscio come l’olio e i lavori che sono stati fatti negli ultimi mesi per renderlo fruibile a tutti vi faranno apprezzare una stupenda passeggiata sotto gli abeti secolari, che vi accompagneranno fino quasi alla baita Cassinelli.
Questa prima parte del sentiero la consiglio a chiunque voglia fare una facile escursione in montagna, anche con i bambini.
Superata la baita Cassinelli il sentiero 315 prosegue verso la cappella Savina “impennandosi” improvvisamente: piede fermo, testa bassa, passo deciso e via… tasi e tira!

Poco prima di raggiungere la cappella Savina un sentiero sulla nostra sinistra vorrebbe condurci direttamente al bivacco Città di Clusone
Sono circa 800 i metri di dislivello che abbiamo portato a casa finora e non demordiamo!
Dopo aver ricaricato un po’ le batterie con un breve ristoro, riprendiamo il cammino. Vogliamo vedere la grotta dei Pagani e le stalattiti al suo interno!
Raccogliamo così le forze, superiamo la cappella Savina e tiriamo dritto di buon passo fino alla base di un ghiaione prima e della grotta dei Pagani poi, arredata con tanto di altare (2150 metri s.l.m. circa).

Siamo a pochi metri dall’inizio della via normale della Presolana… il richiamo è forte, ma le nostra esperienza non ci consente ancora di avventurarci su questa via.
Ci torneremo, certo, magari accompagnati da una guida alpina o da qualche amico pratico di corde, imbraghi e moschettoni!
Il volteggio di quelle che da lontano ci sembrano delle aquile [ma di sicuro non lo sono, nda] ci accompagna in discesa sul ghiaione e fino al bivacco Città di Clusone (2050 metri s.l.m.) dove ci fermiamo a mangiare un panino e bere un bicchiere di vino.
Accendo un Toscano e mi godo il panorama con la schiena poggiata alla parete del bivacco.
Da li a poco prenderemo la via di discesa lungo il sentiero invernale che ci condurrà nuovamente alla baita Cassinelli, da dove proseguiremo per rientrare alla macchina lungo lo stesso sentiero di salita su cui dovrete prestare la massima attenzione [se siete poco esperti, nda] nell’ultimo terzo in quanto i lavori fatti nei mesi scorsi ne hanno aumentato la pendenza e l’hanno reso molto sdrucciolevole avendo rimosso ogni caratteristica naturale del sentiero quale sassi o radici.
Di seguito il link ai sentieri che interessano questa escursione e che trovate su Trailforks.com
- Passo della Presolana – Baita Cassinelli
- Baita Cassinelli – Bivacco Città di Clusone
- Bivacco Città di Clusone – Grotta dei Pagani
- Bivacco Città di Clusone – Baita Cassinelli (invernale)
Cliccando QUI potrete invece vedere la traccia dell’escursione direttamente su Trailforks.com e farvi anche un’idea sulla mappa consultando curve di livello, punti d’interesse e così via.
In chiusura, ecco qualche dato in più sull’escursione che potrebbe interessarvi:
- Distanza percorsa, 10.5 km circa
- Dislivello guadagnato (D+), 950 metri circa
- Quota massima, 2144 metri s.l.m. (grotta dei Pagani)
Se proverete questa escursione, magari lasciatemi un commento sotto l’articolo, giusto per sapere se vi è piaciuta la proposta 😉

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