Comincia oggi la Settimana Europea della Mobilità.
Giunta alla sua 19° edizione, la settimana europea della mobilità è un appuntamento annuale che ogni anno ha luogo dal 16 al 22 settembre con lo scopo di diffondere la cultura e la necessità di cambiare e rinnovare le nostre abitudini sulla mobilità urbana.
Il tema dell’edizione 2020 della Settimana Europea della Mobilità è “emissioni zero, mobilità per tutti” e riflette l’ambizioso obiettivo del nostro continente che punta a diventare carbon neutral entro il 2050, così come dichiarato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, alla presentazione del Green Deal europeo.
Sessantaquattro Comuni in Italia hanno aderito alla Settimana Europea della Mobilità
Su tutto il territorio nazionale sono 64 i Comuni che hanno aderito alla Settimana Europea della Mobilità adoperandosi per organizzare iniziative “a spot” durante tutto l’arco della settimana, adottando misure permanenti a favore di una migliore mobilità sostenibile o magari organizzando una giornata di chiusura del territorio al traffico veicolare.
Quali sono le misure permanenti che le amministrazioni locali hanno potuto adottare per partecipare alla Settimana Europea della Mobilità e poter concorrere anche all’assegnazione dei premi messi in palio?
- creare o ampliare di aree pedonali;
- migliorare la rete di piste ciclabili;
- attivare servizi di car-pooling e car-sharing;
- applicare restrizioni di accesso permanente ai centri storici o ad aree individuate;
- sviluppare servizi di trasporto accessibili per tutti;
- adottare servizi di trasporto casa-lavoro e casa-scuola;
- creare centri di mobilità e servizi di informazione on-line;
- ridurre i limiti di velocità in prossimità di centri sensibili come scuole e centri ricreativi;
- istituire servizi pedibus;
- introdurre nuove flotte di autobus ecologici.
È possibile consultare l’elenco dei comuni aderenti sul territorio nazionale alla settimana europea della mobilità cliccando QUI.
Mentre cliccando QUI è possibile scaricare i dieci insegnamenti per una migliore mobilità urbana realizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

“caso vuole” che quest’anno il giorno di chiusura della Settimana Europea della Mobilità coincida con il Bike to Work Day 2020
Il 22 settembre, giorno di “chiusura” della Settimana Europea della Mobilità sarà anche Bike to Work Day 2020.
La giornata dedicata al mobilità verso il luogo di lavoro in bicicletta, a causa del COVID-19, quest’anno è stata posticipata e, guarda caso, coincide con l’ultimo giorno della Settimana Europea della Mobilità.
L’occasione perfetta per dire “emissioni zero, c’ero anch’io“, anche se fosse solo per un giorno!
Ideato nel 1956 dalla Lega dei Ciclisti Americani, il Bike to Work Day nasce con lo scopo di promuovere i benefici della mobilità verso il posto di lavoro in bicicletta.
Nasce quindi anche lui con lo scopo di cambiare le nostre abitudini per migliorare il nostro stile di vita e, di conseguenza, anche la nostra qualità della vita.
Eh si, perchè usare la bicicletta migliora la nostra salute e se ognuno di noi cambiasse il proprio stile vita, potete solo immaginare come potrebbe migliorare la qualità della vita di tutti noi… alla fine, l’unione da la forza.
E allora si che andrà veramente tutto bene!

Settimana Europea della Mobilità e Bike To Work Day quest’anno, per puro caso, convogliano a nozze!
Se da una parte però i Comuni verranno in aiuto di noi cittadini migliorando o implementando le soluzioni alternative alla mobilità di ognuno di noi per una migliore qualità della vita, da parte nostra noi abbiamo il dovere di evitare di rendere vani gli sforzi dei Comuni stessi, cambiando le nostre abitudini… anche in modo radicale se dovesse essere!
Cambiare, in un certo senso, è un atto radicale, se ci poniamo l’obbiettivo di farlo. Non si cambia in modo “superficiale”, ma lo si fa in modo radicale, specialmente quando si tratta di cambiare qualcosa che siamo abituati a fare in un certo modo.
E cambiare tipologia di mobilità è un atto ancora più radicale.
A meno che non sia una necessità economica o una conseguenza di un comportamento sbagliato [per esempio la guida in stato di ebrezza ed il conseguente ritiro della patente, nda] passare da una mobilità “classica” a quattro ruote alla mobilità alternativa è una scelta che ognuno di noi fa con un unico scopo: migliorare la qualità della vita abbattendo (nel proprio piccolo) le emissioni di CO2.
Nel mio piccolo, da aprile 2019 (mese in cui ho dato una svolta alla mia mobilità giornaliera) ho risparmiato al pianeta quasi 800 kg di CO2 (come potete vedere cliccando QUI).
Scegliendo un atto radicale di questo genere, solitamente ognuno di noi dentro di se (e nel suo piccolo) vuole “sensibilizzare il proprio vicino” a fare qualcosa anche lui, per migliorare la qualità dell’aria e, quindi, la qualità della vita di ognuno di noi.
Come pensate di cambiare le vostre abitudini in occasione della Settimana Europea della Mobilità? Io una “mezza idea” ce l’ho 😉
Per maggiori informazioni e approfondimento sulle domande più frequenti riguardo la settimana europea della mobilità potete cliccare QUI.
Se volete leggere qualcosa in più sul Bike2work potete cliccare QUI per leggere un vecchio post pubblicato sul blog al riguardo.

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