Era un po’ che avevamo in programma di fare qualche giorno sulle Dolomiti per visitare questo fantastico territorio che tanto abbiamo sognato da quando abbiamo iniziato a muovere i nostri primi passi in Grignetta.
Eh si, la Grignetta, che con le sue guglie e la sua dolomia ti da un po’ quell’idea come di essere sulle Dolomiti! A conti fatti, per noi è stata un’ottima scuola; una scuola che ci ha preparato al meglio per i sentieri più difficili ed impegnativi, proprio come il sentiero Bonacossa.
Ma veniamo a noi, anyways!
Per un motivo o per un altro non ci eravamo mai organizzati, soprattutto perchè abbiamo sempre voluto evitare i periodi di maggiore affluenza per non doverci trovare nelle condizioni di dover condividere la nostra esperienza dolomitica con quelle categorie di escursionisti che ultimamente si stanno riversando sempre di più nei luoghi “iconici” della montagna: merenderos e instagrammers.
E così eliminata per l’ennesima volta l’ipotesi di spendere una settimana delle nostre ferie estive sulle Dolomiti proprio per i motivi di cui sopra, e sfruttando il lungo ponte di Ognissanti, lo scorso ottobre alla fine ci siamo decisi ed organizzati per qualche giorno al cospetto delle Dolomiti bellunesi.
Il Sentiero Bonacossa, probabilmente l’esperienza più intensa vissuta finora in montagna
Quando abbiamo iniziato a programmare questa “gita fuori porti” sulle Dolomiti, l’idea iniziale era quella di portare a casa un’escursione semplice senza strafare, ovvero il giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo con avvicinamento a piedi dal Lago di Misurina.
Poi, interrogando un ex collega di Claudia bellunese sul fatto se potesse o meno essere il periodo ideale, siamo venuti a conoscenza di un sentiero attrezzato molto panoramico e che sicuramente ci avrebbe ripagato del viaggio fatto da Milano: il Sentiero Bonacossa ai Cadini di Misurina.
Sentiero attrezzato per escursionisti esperti, il Sentiero Bonacossa collega il Col de Varda con il Rifugio Auronzo attraversando forcelle e cengie rocciose in un territorio a dir poco impressionante sotto ogni punto di vista

Il sentiero Bonacossa (117) è un sentiero attrezzato che offre all’escursionista punti di vista e panorami di alto interesse grazie all’attraversamento del Gruppo dei Cadini di Misurina tra cenge rocciose, forcelle, guglie, corde fisse, scalette metallicche, pioli e chiodi nella roccia delle Dolomiti Orientali bellunesi.
La percorrenza del sentiero Bonacossa è consigliata ad escursionisti esperti che abbiano conoscenza della montagna e preparazione atletica medio-alte.
Le difficoltà tecniche oggettive sono medie, l’impegno fisico globale è alto e sono necessari al seguito il set da ferrata (casco, imbrago, guanti, dissipatore) e, dipendentemente dal periodo e dalla quantità delle precipitazioni nevose invernali, magari anche i ramponi.
Dipendentemente dalle precipitazioni nevose, appunto, il periodo consigliato per questa escursione va da fine giugno ad ottobre inoltrato.
La traversata dal Col de Varda al Rifugio Auronzo è abbastanza lunga (circa 7 km) e dovrete mettere in conto in totale circa 5/6 ore di cammino per completarla
Se avete in mente di percorrere l’intero anello a piedi, alla percorrenza di cui sopra vanno aggiunti circa 45 minuti di avvicinamento a piedi dal Lago di Misurina al Col de Varda ed un’oretta e mezza per rientrare al punto di partenza dal Rifugio Auronzo.
Diversamente, e se i servizi saranno disponibili, potrete usufruire della seggiovia per salire al Col de Varda e del bus locale (o dell’autostop) per tornare “a valle” dal Rifugio Auronzo.
I punti più ostici dell’escursione lungo il Sentiero Bonacossa sono, a mio avviso:
- la parte attrezzata dalla Forcella Misurina al Cadin della neve (dove è possibile trovare un ampio nevaio anche in piena estate)
- il tratto dalla Forcella di Rimbianco al colletto d’ingresso del Cadin di Longeres (per esposizione e quantità di passaggi attrezzati)




Il resto dei passaggi, seppur tecnici, sono fattibili anche dai meno esperti di sentieri attrezzati.
L’avvicinamento dal Lago di Misurina al Col de Varda si sviluppa lungo una strada carrabile mentre il rientro a valle dal Rifugio Auronzo è possibile grazie al sentiero 101 prima ed una traccia tra i pascoli che si collega poi con una strada carrabile che termina nei pressi dell’Albergo Miralago, sul Lago di Misurina.
Una volta all’albergo, vi basterà seguire la pista ciclabile sterrata sulla sponda orientale del lago.

Se non vi sentite di percorrere il Sentiero Bonacossa in tutta la sua interezza, grazie alle numerose intersezioni con altri sentieri avrete la possibilità di pianificare la vostra escursione come meglio credete
Vi basterà dare un’occhiata alle cartine del posto per farsi un’idea delle varie possibilità, e muoversi di conseguenza.
Di base, comunque, conoscere un minimo di cartografia locale (oltre ad avere con voi un GPS o quantomeno un app topografica sul cellulare) vi darà modo di muovervi con più sicurezza anche nel caso in cui il meteo dovesse cambiare repentinamente e vi doveste trovare a rientrare al punto di partenza sfruttando altri sentieri che non siano quelli già percorsi.
Vi consiglio inoltre di salvare negli appunti/note del vostro smartphone (che tanto sicuramente avrete al seguito) la relazione dell’escursione sul sentiero Bonacossa che trovate su vieferrate.it cliccando QUI.
Vi darà modo di seguire la traccia senza troppi errori e, soprattutto, di conoscere nome e cognome di ogni sasso sul quale poggerete i vostri scarponi.
Per completare il nostro giro ad anello, che comprende il Sentiero Bonacossa, dal Lago di Misurina abbiamo impiegato circa 9 ore, comprese le soste
Tenetene di conto, perchè saranno veramente tante, ma necessarie se vorrete portarvi a casa molti ricordi, anche in termini di materiale video e foto 🙂
Ah, io vi consiglio:
- abbigliamento “a cipolla” (ne ho parlato QUI se volete approfondire);
- scarpe adatte, ovvero scarpe da montagna se proprio non si vogliono usare scarponi da montagna con suola rigida. Il che vuol dire no a New Balance o Converse per intenderci
- scorta d’acqua, almeno un paio di litri a testa;
- lampada frontale, visto che si sa sempre quando si inizia ma mai quando si finisce;
- kit di primo soccorso, completo di coperta termica;
- un paio di barrette energetiche extra, che sono praticamente d’obbligo. Ma anche torrone bianco se ne avete avanzato dal Natale precedente 🙂
Rifugi d’appoggio lungo l’itinerario:
Verificate sempre l’apertura dei rifugi prima di partire per la vostra escursione se volete farci affidamento per la qualunque.


IL SENTIERO BONACOSSA E LA NOSTRA ESCURSIONE AD ANELLO IN NUMERI
Per gli amanti dei numeri (ma anche per chi vuole capire a cosa sta andando incontro) di seguito il riepilogo della nostra escursione ad anello e, a seguire, la traccia GPX del giro ad anello da scaricare ed i link ai sentieri che coinvolgono questa escursione e che trovate su Trailforks insieme alla mappa completa con i punti di interesse, parcheggi, report sulla condizione dei sentieri, mappa con le curve di livello e via dicendo.
- Distanza totale percorsa, circa 18 km così ripartiti
- 3 km di tratti in salita
- 11.5 km di tratti pianeggianti
- 3.5 km di tratti in discesa
- Distanza del sentiero Bonacossa, circa 7 km
- Dislivello positivo totale, circa 1300 m
- Dislivello positivo del sentiero Bonacossa, circa 700 m
- Altitudine massima, 2480 m. s.l.m.
- Altitudine minima, 1750 m. s.l.m.
- Tempo totale in movimento, circa 5 ore
- Tempo totale dell’escursione, circa 9 ore
E adesso i segmenti interessati alla nostra escursione ad anello con partenza e rientro al Lago di Misurina, in prossimità dell’Istituto Pio XII:
- Lago di Misurina – Rifugio Col de Varda
- Col de Varda – Forcella Misurina
- Forcella Misurina – Forcella del Diavolo
- Forcella del Diavolo – Passo dei Tocci
- Passo dei Tocci – Forcella di Rinbianco
- Forcella di Rinbianco – Rifugio Auronzo
- Rifugio Auronzo – Casello Strada per il Rifugio Auronzo
- Lago d’Antorno – Lago di Misurina
- Albergo Miralago – Istituto Pio XII
IL VIDEO DELLA NOSTRA ESCURSIONE SUL SENTIERO BONACOSSA AI CADINI DI MISURINA
Durante la nostra escursione sono riuscito, dove potevo, a registrare un po’ di materiale che poi, una volta a casa, ho usato per editare un video con qualche commento e suggerimento. Spero vi piaccia.
Il video è disponibile anche con commento in lingua inglese cliccando QUI.
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