Per un motivo o per un altro non riesco più a dedicare il tempo che vorrei a qualche uscita in mountain bike e così, pur di pedalare, ho iniziato ad usare la bicicletta per andare in ufficio, divedendo parte del tragitto in treno.
Così, per qualche settimana, sono andato in ufficio in bicicletta esplorando strade, piste ciclabili e sentieri per trovare il percorso più adatto ai miei spostamenti da pendolare in bicicletta.
Devo dire che la cosa ha iniziato a rendermi sempre più entusiasta, così, in un momento di “follia omicida”, lo scorso aprile ho voluto sperimentare l’intero tragitto “casa-ufficio-casa” in bicicletta.
Pedalando, la distanza casa-lavoro (e viceversa) in bicicletta si copre in circa un’oretta e mezza
Il “percorso perfetto” si sviluppa per buona parte su pista ciclabile (a tratti asfaltata, cementata o su ghiaia fine), strade secondarie e qualche sentiero, tra cui una parte di Olona Greeway, un percorso ciclo-pedonale pianeggiante che collega Legnano con Nerviano e che, a Parabiago, incrocia la pista ciclabile del Canale Villoresi.
Durante il tragitto lavoro-casa, ne ho approfittato per filmare un po’ di momenti Bike2Work ed ecco un veloce edit che riepiloga lo spostamento… con in sottofondo i grandi Canned Heat.
Tra una lunga trasferta di lavoro a giugno, il caldo impressionante di luglio e le ferie di agosto, i miei spostamenti da pendolare dedito al Bike2Work si sono ben presto interrotti
Ma, finite le ferie, una volta rientrato in ufficio non mi sono dato per vinto e, “smezzando” il tragitto dell’andata con il treno, ho ripreso ben presto le mie scorribande sulle piste ciclabili che si susseguono lungo l’asse Solbiate Olona – Milano.
La soluzione mattiniera bici+treno è sicuramente quella più veloce, sicura e anche produttiva [visto che nel mentre posso dedicarmi agli account Instagram che gestisco, nda].
All’andata, praticamente l’unica soluzione veloce e scorrevole in bicicletta sarebbe, una volta raggiunto Rho su pista ciclabile, fare la Statale del Sempione fino a Busto Arsizio… non proprio il massimo in fatto di sicurezza, anche se al mattino presto il traffico è abbastanza limitato [e il cervello dello scemo di turno con lui, nda].
E così per i miei spostamenti da pendolare ho optato per la soluzione bici+treno al mattino e “solo bici” al pomeriggio.
E i benefici del Bike2Work, sia sotto il profilo economico che sotto quello della salute, si sono visti ben presto 🙂
In questi giorni però sono di nuovo in trasferta di lavoro e la mia attività da pendolare in bicicletta si è nuovamente interrotta
Un po’ mi spiace e sto “friggendo” dalla voglia di tornare a pedalare per venire in ufficio.
Ancora di più dopo che, in occasione dell’evento “Bike Shop Test” che si è tenuto nei pressi dell’Aeroporto di Milano Malpensa, ho avuto il piacere di provare tre biciclette del “segmento” gravel.
Mi sono letteralmente innamorato e così sto iniziando a guardarmi intorno per cercare una gravel bike da provare bene, magari, prima dell’inverno.
Stay tuned 😉
Un ottimo sistema per tonificarsi (ammesso che nel tuo caso ce ne fosse bisogno); in ogni caso una parentesi ricreativa nella giornata. Mi sovviene il libro Minima Pedalia di Emilio Rigatti anche lui uso a questo mix.
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Più che bisogno di tonificare qui c’è proprio bisogno di regolarità nelle uscite porca miseria. Quest’anno non sono riuscito ad infilare 3 settimane consecutive con uscite regolari porca miseria!
Poi cerco il libro su amazon, grazie per la tip 🙂
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