La torta di San Martino

A San Martino, ogni mosto diventa vino

L’11 novembre, nel giorno di San Martino, il mosto in fermentazione nelle botti inizia a sapere di vino.

L’antico detto popolare di cui sopra, accompagna ogni anno l’assaggio del vino novello che, a casa di mia mamma [Santa Rufina, provincia di Rieti, nda], ho sempre visto accompagnato anche dalla degustazione di una torta sempre “dedicata” al Santo, la torta di San Martino (appunto).

La torta di San Martino è una torta a base di mosto cotto e noci

Naturalmente, come in in ogni casa, non mancavano mai le varianti della torta di San Martino e ognuna delle figlie di mia nonna (con mia nonna in testa) aveva (ed ha ancora oggi) la sua versione della torta di San Martino.

Da quella semplice a ciambella di mia nonna, alla crostata o ciambella con il miele al posto del mosto cotto di zia Marisa (perchè zio Silvio era astemio), alla crostata di pasta frolla a più strati di mia mamma che, in assoluto, è quella che ho sempre apprezzato di più perchè più “bagnata” e morbida rispetto alle altre.

E così per mantenere la tradizione (se pur a 600 km e poco più dal mio paese natio) e visto che tempo fa il papà di Claudia mi aveva regalato una bottiglietta di vino cotto, quest’anno ho voluto preparare anche io la torta di San Martino, proprio come la fa mia mamma (per farla assaggiare anche ai genitori di Claudia) ma con una variante: il vino cotto, al posto del mosto cotto.

torta di san martino dolce tradizionale di santa rufina con vino (o mosto) cotto e noci
La torta di San Martino come la prepara mia mamma: crostata a strati con farcia di vino (o mosto) cotto e noci

Per preparare la nostra torta di San Martino avremo bisogno di

  • Pasta frolla per foderare una teglia tonda con una base di 22 cm
  • 200 gr di vino o mosto cotto
  • 120 gr ca. di gherigli di noci (o nocetti come li chiamano a Santa Rufina)
  • un cucchiaio di marmellata di mele cotogne (o marmellata di uva)

Per foderare la teglia, useremo la mia pasta frolla veloce all’olio EVO che non riposa in frigorifero dosandola come segue:

  • 300 gr di farina tipo 1 “Miracolo”
  • 2 uova intere
  • 70 gr di olio extra vergine di oliva EVO
  • 80 gr di zucchero di canna grezzo
  • la buccia grattugiata di mezzo limone
  • mezza bustina di lievito

Per prima cosa prepariamo la farcia della torta di San Martino a base di vino (o mosto) cotto e noci

Dopo aver sgusciato le noci per ottenere i nostri 120 gr ca. di gherigli, passiamo i gherigli stessi per qualche secondo nel tritatutto fino ad ottenere un prodotto abbastanza omogeneo ma non farinoso.

In una casseruola piccola versiamo il vino (o mosto) cotto e portiamolo ad ebollizione; aggiungiamo i gherigli di noce tritati, un cucchiaio di marmellata di mele cotogne, abbassiamo il fuoco (mantenendolo comunque vivace) e mescoliamo bene fino a che risulterà un composto “cremoso”, omogeneo ma non liquido.

Mentre aspettiamo che la farcia si raffreddi, prepariamo la pasta frolla veloce all’olio EVO che non riposa in frigorifero.

Una volta pronto il panetto di pasta frolla, lo dividiamo a metà e iniziamo a stenderlo su un foglio di carta da forno preventivamente spolverato di farina.

Foderiamo la teglia con la stesa di pasta frolla (che dovrà essere sufficientemente alta per ospitare due strati di farcia e con l’accortezza di usare anche il foglio di carta da forno sul quale l’abbiamo stesa) e vi stendiamo il primo strato di farcia a base di vino (o mosto) cotto e noci aiutandoci con una spatola di silicone.
Usando un altro foglio di carta da forno stendiamo la metà del panetto rimasto e lo poggiamo sulla stesa di farcia; vi stendiamo quindi sopra un altro strato di farcia e, con l’ultima metà del panetto di pasta frolla steso, chiudiamo la torta.
Aiutandoci con una forchetta, chiuderemo i bordi della prima stesa di pasta frolla sopra l’ultima stesa, “sigillando” il tutto.
Infine, pratichiamo dei piccoli buchi sulla superficie dell’ultima stesa di pasta frolla per permettere alla torta di cuocersi bene senza gonfiarsi troppo ne, tantomeno, rompersi.

Inforniamo a 170° C in forno statico per 25 minuti o comunque fino a quando lo strato superiore di pasta frolla abbia un bel colore dorato.
Aspettiamo che la torta raffreddi per benino e, prestando la massima attenzione, la togliamo dalla teglia sollevando la carta da forno per i lembi.

Lasciamo raffreddare ancora un po’ e siamo pronti a degustare la nostra torta di San Martino a base di vino (o mosto) cotto e noci insieme ad un buon bicchiere di vino novello.

Alla salute!

torta di san martino dolce tradizionale di santa rufina con vino (o mosto) cotto e noci
Pronti per la degustazione? Andiamo a scoprire cosa abbiamo combinato questa volta… l’odore sembra veramente buono 🙂

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