Viaggio in Perù | Cosa mettere nello zaino

Preparare la valigia in previsione di una partenza per un viaggio (più o meno lungo) può essere un problema, anche al giorno d’oggi e con l’inteligenza artificiale sempre pronta a rendersi utile nelle più disparate occasioni.

Cosa porto? Cosa non porto? Mi serviranno queste scarpe? Le porto le ciabatte? Ci sarà il bagnoschiuma negli hotel o troveremo le solite inutili e poco eco-friendly boccettine di sapone? Sarà caldo? Sarà freddo? Sarà umido? Sarà tiepido?“.

Queste e molte altre sono le domande che spesso ci poniamo nel momento in cui, qualche giorno prima [o la sera prima come può capitare a me a volte, nda] di partire per un viaggio qualsiasi, dobbiamo preparare la valigia.

Immaginate voi cosa possa passare per la mente di una persona che deve preparare la valigia per un viaggio in Perù dove, in agosto, si passa dai 10 °C umidi di Lima ai possibili 26 °C di Cusco e della Valle Sacra per finire anche sottozero sull’Isola di Taquile (durante la notte).

Insomma, non siamo tutti viaggiatori “zaino in spalla” incalliti o magari assidui escursionisti di montagna che sanno cosa mettere nello zaino per sopravvivere ad ogni evenienza. E così ho deciso di scrivere questo post sulle cose da mettere in valigia per un viaggio in Perù, sulla base della nostra esperienza legata al nostro viaggio di 15 giorni.

Magari a qualcuno di voi potrà servire 🙂

Prima di passare al contenuto, è bene spendere qualche parola sullo zaino o valigia da (non) scegliere

In primis, sconsiglio caldamente di acquistare un trolley per un viaggio in Perù o comunque per qualsiasi altro viaggio che prevede molti spostamenti (a meno di viaggi road trip che garantiscono accessibilità diretta al luogo dove soggiorneremo).
Questo perchè alla lunga il carico/scarico continuo di tappa in tappa, la salita/discesa di scalini, gli spostamenti a piedi nelle zone non accessibili ai veicoli a motore e via dicendo, vi stancheranno. E comunque, trolley e “valigie classiche” sono più facilmente soggetti a “rotture” durante i trasferimenti aeroportuali.
Non potete immaginare le scene alle quali abbiamo assistito…

Per quanto ci riguarda, e memori dell’esperienza fatta in occasione del viaggio in Cambogia, per il viaggio in Perù abbiamo scelto di comprare due zaini da trekking anzichè usare dei borsoni tipo duffel.
Questo perchè i duffel, in occasione degli spostamenti cambogiani, sono risultati un po’ scomodi negli spostamenti a piedi in città. Soprattutto il mio 90l.

Così io ho acquistato un Osprey Aether AG 70, mentre Claudia un Ferrino Transalp 60 Lady.

Entrambi molto comodi, spaziosi e, cosa non da poco, di facile accesso grazie all’apertura sul fronte… col senno del poi i nostri duffel sarebbero stati più che sufficienti questa volta, visto che non abbiamo mai fatto troppa strada a piedi con gli zaini in spalla.

Ma visto che viaggiare è utile anche ad accrescere l’esperienza per migliorarsi, magari in futuro sapremo scegliere meglio… memori proprio dell’esperienza acquisita 🙂


uno zaino da trekking, vestiti, scarpe e accessori da viaggio
Controllo di tutto, o quasi tutto, il contenuto del mio zaino prima della partenza

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Perù

L’abbigliamento da mettere in valigia varia naturalmente in base al periodo dell’anno in cui ci stiamo recando in Perù e, soprattutto, dell’area che intendiamo visitare:

  • a Nord, e nell’area amazzonica, sarà caldo e umido durante tutto l’arco dell’anno;
  • nel centro, e nell’area della Capitale, sarà caldo in estate (il nostro inverno) e più fresco con precipitazioni in inverno (la nostra estate);
  • a Sud, e nell’area della Valle Sacra, sarà piovoso con precipitazioni anche a carattere nevoso in estate (il nostro inverno) e più fresco ma asciutto [con qualche sporadica pioggia, nda] in inverno (la nostra estate).

Dipendentemente dalle quote alle quali vi troverete, lo sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte potrebbe essere notevole. Sull’Isola di Taquile, per esempio, siamo passati dai 20 °C durante il giorno ai -16 °C della notte.

Ventiquattro cose (più una) che abbiamo messo nello zaino per il viaggio in Perù

  1. scarpe basse da escursionismo in Gore-Tex [nel dubbio, preferisco avere un po’ di caldo ai piedi che averli bagnati o freddi, nda] che abbiamo usato durante le escursioni giornaliere e in particolar modo durante i tour della Valle Sacra;
  2. un paio di scarpe comode di ricambio, da usare nel viaggio in aereo, la sera quando si esce in città a mangiare oppure durante i trasferimenti.
    Io ho portato con me le Vibram Five Fingers Trek Ascent, fedeli compagne ormai di ogni viaggio. Ma in questa occasione le ho usate veramente poco perchè un po’ troppo leggere per le temperature serali;
  3. ciabatte da doccia, vorrete mica partire senza?!;
  4. sacco letto, nel dubbio;
  5. cappellino tecnico con visiera, mai più tornato in patria;
  6. calze, meglio se tecniche e per l’escursionismo [o trekking che dir si voglia. Affronteremo anche questo discorso prima o poi, nda];
  7. mutande, ce le vogliamo dimenticare? Una al giorno, nel dubbio. Anche se alcuni hotel dove siamo stati offrivano il servizio lavanderia a prezzi modici;
  8. maglie a maniche corte in tessuto tecnico. Si asciugano rapidamente, si lavano facilmente. Ne ho messe in valigia credo 5 o 6, di cui una a manica lunga;
  9. camicia tecnica, comodissima in Cambogia tanto quanto in Perù;
  10. un paio di guanti, perchè in quota, quando c’è vento, è freddo freddo!
  11. fascia collare scaldacollo, almeno 3 o 4! Non occupano spazio e si possono usare per riparare il collo, tanto quanto la testa, sia dal freddo che dai raggi del sole. E alle quote peruviane è importante in ogni caso;
  12. occhiali con filtri (lenti) da montagna. Fate un investimento adeguato, perchè la salute degli occhi è importante tanto quanto quella dei piedi (e delle parti intime);
  13. una maglia termica a manica lunga. Perchè in Perù ad agosto non è freddo, ma alla montagna arcobaleno di Pallcoyo è servita;
  14. giacca in Gore-Tex, perchè nel dubbio è sempre meglio qualcosa di decisamente impermeabile;
  15. pantaloni da escursionismo di varia natura perchè sia in città che in escursione secondo me sono molto più comodi di un paio di jeans e, soprattutto, si asciugano in fretta. Io ne avevo con me quattro paia, di cui due paia con le cerniere sulle ginocchia;
  16. un paio di jeans lunghi, per la sera in città (magari);
  17. pantaloni corti;
  18. un maglione di lana sempre per la sera in città, da comprare (sicuramente) sul posto;
  19. un paio di mid layer, ovvero felpe in materiale tecnico [meglio se termico, nda] da usare durante le escursioni o in città, durante il giorno tanto quanto alla sera. Occupano poco spazio nello zaino, pesano poco e sono meno delicate rispetto ad un maglione e si asciugano prima rispetto ad una classica felpa di cotone;
  20. asciugamano in fibra, nel dubbio (anche lui). Tanto occupa poco spazio;
  21. macchina fotografica, computer portatile, videocamera del tipo action camera;
  22. beauty case per tutte le vostre cose, compreso qualche medicinale. Io vi consiglio uno di quelli che si possono appendere, tipo il Base Camp di The North Face che abbiamo noi. L’elenco delle cose che c’erano al suo interno lo trovate subito dopo;
  23. un paio di libri/riviste, da leggere in pullman durante i trasferimenti;
  24. bastoncini da trekking, potrebbero esservi utili durante la salita alla montaña di Machu Picchu, alla montagna di Vinicunca, alla montagna colorata di Pallcoyo e magari in qualche altra escursione che organizzerete… soprattutto se non vi state acclimatando bene e avete bisogno di un supporto.
    Noi comunque non li abbiamo mai usati.
  25. una cosa extra: kit per il cucito/riparazioni, nel dubbio…

Cosa ho messo all’interno del mio beauty case per il viaggio in Perù

  • dentifricio e spazzolino;
  • rasoio e schiuma da barba;
  • crema per le mani, non esco mai di casa senza, soprattutto viaggio;
  • crema demoprotettiva lenitiva, da usare dopo la rasatura ma molto valida anche contro le irritazioni della pelle e le scottature del sole;
  • burro di cacao per le labbra;
  • integratore orosolubile (sto seguendo una “trattamento”);
  • cerotti per le vesciche, varie forme e misure;
  • doccia schiuma, nelle guest house dove abbiamo alloggiato è servito;
  • medicine varie tipo aspirina (in pastiglie non effervescenti), pastiglie per la gola, spruzzino per la gola tipo Froben o simili, Voltadvance in pastiglie, Tachipirina 1000 in pastiglie, Imodium (che non si sa mai, anche se dicono che è meglio non usarlo) e, naturalmente, il Diamox per il soroche o mal di montagna;
  • crema solare protezione 50+;
  • repellente per le zanzare (non si sa mai);
  • forbicine per le unghie;
  • una crema contro traumi e contusioni. La possibilità di sbattere il mignolo del piede nello stipite della porta o nell’angolo letto è sempre dietro l’angolo 😉

Accessori vari che abbiamo messo nello zaino

  • power bank, per la ricarica dello smartphone;
  • auricolari/cuffie;
  • pinza multiuso Gerber… non parto mai per un viaggio senza [a meno di bagaglio a mano naturalmente, nda];
  • un paio di moschettoni, per appendere cose ad eventuali ganci/tubi;
  • coperta termica d’emergenza;
  • un gancio elastico;
  • bottiglia in alluminio per l’acqua (se non avete uno zaino/marsupio con vano dedicato alla sacca idrica);
  • marsupio;
  • accendino (anche se non fumate, può essere sempre utile);
  • lampade frontali, tornate utili in un paio di situazioni (come per esempio sull’Isola di Taquile).

Qualche consiglio da “Pro” extra!

  • se viaggiate con lo zaino in stiva, mettetelo in una sacca per il trasporto (e non nella copertura fornita con lo zaino come si vede spesso fare) o fategli dare una “nastrata” negli appositi banchi vicini a quelli del check-in.
    La prima soluzione è sicuramente anche la più sostenibile (economicamente e ambientalmente parlando) e in commercio se ne trovano delle più disparate. Io di norma uso una Invicta “Base Camp” acquistata ormai venticinque anni fa, mentre per lo zaino di Claudia ho preso una sacca Decathlon che all’occorrenza può trasformarsi in una comoda borsa-valigia.
    Il gioco vale la candela perchè:
    • una volta giunti a destinazione non troverete tutto bagnato, se il “contenitore” non è impermeabile;
    • nessuna lacrimuccia solcherà il vostro volto quando realizzerete che l’esterno dello zaino/duffel che vi è costato un rene è stato anche semplicemente sporcato;
    • evita che qualche operatore ci metta le mani dentro (come accade ancora oggi). Naturalmente previa chiusura della sacca con un lucchetto;
  • arrotolate i vestiti come fossero delle piadine kebab. Occuperanno meno spazio;
  • arrotolate i calzini “a palla” per non rischiare di spaiarne qualcuno;
  • se avete delle sacche a compressione, dividete l’abbigliamento per “tipologia” all’interno delle stesse, di modo da ottimizzare lo spazio e avere sempre tutto in ordine e nel posto giusto;
  • caricate lo zaino mettendo le cose più “pesanti” a contatto con lo schienale e ai lati, le cose più leggere sulla “pancia” e nella parte superiore. Le scarpe vanno messe nell’apposito scomparto sul fondo, insieme alle ciabatte, o nelle tasche lateriali (una per lato).

Dulcis in fundo (all’articolo sullo bagaglio da scegliere per il viaggio in Perù)

E adesso che siete arrivati in fondo anche a questo articolo (lo so che ci arrivate, lo so dai click sul link Decathlon), magari fatemi sapere se vi è stato utile o d’ispirazione in qualche modo, e se ne avete tratto “vantaggio”.

Naturalmente, non dimenticatevi di condividere con me la vostra esperienza di viaggio in Perù.

Hasta luego!

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