Test | INTYRE, inserto per pneumatici gravel bike

Qualche mese fa ho ricevuto in test da Skopre, azienda che si occupa di ricercare e lanciare prodotti innovativi nel campo del ciclismo [il fondatore, Stefano Doldi, ha scoperto e lavorato al lancio mondiale di progetti tra I quali Camelbak, BUFF, Rotor e GoPro per citarne qualcuno, nda], un pacco con una serie di prodotti in test per passare dalla camera d’aria al tubeless sulla mia gravel bike:

  • la pinza Krabber, per facilitare lo smontaggio dei copertoni tubeless, che abbiamo giĂ  visto nel test di Fabio;
  • il supporto INTYRE per gravel bike, oggetto di questo test;
  • il sigillante tubeless Sprayke Latex 1, di produzione italiana;
  • le valvole ad alto flusso SKP High Flow per ruote tubeless;

Vista la passata esperienza con la mountain bike ero però ancora un po’ scettico quando ho scelto di passare al tubeless; ma la curiositĂ  di provare un inserto per pneumatici sulla mia gravel bike è stata piĂą forte dello scetticismo e così, visto anche che sono un sostenitore del “non dire sbagliato se non l’hai provato” e che comunque volevo provare le differenze sostanziali tra il montaggio tubeless e camera d’aria con lo stesso pneumatico, mi sono lasciato convincere da Stefano… ma nemmeno troppo!

OGGI PARLIAMO DELL’INSERTO INTYRE PER GRAVEL BIKE

INTYRE® Tubeless è un supporto multifunzione in tecnofoam EVA con caratteristiche specifiche e studiato per ottimizzare e migliorare le prestazioni dello pneumatico nei sistemi tubeless aria/lattice sia per utilizzo professionistico che amatoriale in tutte le specialitĂ , dall’estremo DH al Cross Country, passando per la MTB Enduro e, adesso… anche per la gravel bike 🙂


un cilindro in plastica EVA di colore verde visto dalla sezione trasversale e sullo sfondo la skyline milanese
La sezione trasversale dell’inserto mette in luce le due scanalature che in fase di gonfiaggio aiutano il flusso dell’aria in uscita dalla valvola tubeless tubeless ed ottimizzano la perfomance lasciando spazio nei punti ideali al “cuscino” d’aria

Non avendo mai provato altri inserti con la gravel ne tantomeno con la mountain bike, non sapevo cosa aspettarmi in termini di comfort in sella piuttosto che resistenza al rotolamento, aumento del peso sulle masse in movimento e via dicendo.
Fabio [“No Drop” Paracchini, nda] mi ha sempre detto che sono una svolta a 360°, ma lui li ha sempre provati sulle e-mtb e così…

L’inserto in questione ha un diametro di 25 mm e può essere utilizzato con pneumatici tubeless con battistrada che varia da un minimo di 35 ad un massimo di 43 mm.
Considerato che viene fornito come “pezzo unico” da ritagliare, il diametro del cerchio non è importante. L’inserto INTYRE si può infatti montare su ruote 26″, 27.5″, 28″ (o 700C) e 29″ 🙂

Ma andiamo con ordine, partendo dal montaggio dell’inserto.

Il montaggio dell’inserto INTYRE è estremamente facile

  • si prende la misura della lunghezza dell’inserto avvolgendolo al cerchio;
  • si taglia con una taglierina alla misura giusta;
  • si praticano due fori con un cacciavite a circa 2 cm dalle estremitĂ ;
  • si passa una fascetta autobloccante (in dotazione) all’interno dei fori per giuntare l’inserto ed evitare che l’inserto faccia l’effetto “sobbalzo” in prossimitĂ  della giunzione piuttosto che se ne vada “a spasso” per lo pneumatico;
  • si bagna un po’ con dell’acqua e sapone o con del silicone;
  • si inserisce all’interno dello pneumatico come una tradizionale camera d’aria;
  • si completa il montaggio dello pneumatico senza troppa difficoltĂ ;
  • si inietta il lattice dalla valvola in quantitĂ  pari al 30% di quanto consigliato dal produttore;
  • si gonfia alla pressione desiderata [sicuramente inferiore rispetto a quella a cui siamo abituati, nda] e si fa girare la ruota per un paio di minuti per facilitare la circolazione del liquido sigillante all’interno dello pneumatico;
  • il gioco è fatto!

A questo punto siamo pronti per uscire a pedalare ed iniziare da subito a scoprire questo nuovo mondo, prendendo come termine di paragone il precedente montaggio con camera d’aria Tubolito sullo stesso pneumatico, ovvero i Vittoria Terreno Mix.

Sensazioni a caldo

Sono rimasto praticamente folgorato… è stato amore fin dai primi colpi di pedale!

Gli pneumatici erano stati gonfiati a 2 bar [come con le Tubolito, nda] e sul pavè delle strade milanesi mi sembrava di volare. La bici viaggiava veloce senza intoppi, il rotolamento era eccezionale, lo sconnesso del pavè era quasi impercettibile ed il comfort era al top.

Ho così provato a sgonfiare gli pneumatici di un mezzo bar per aumentare la superficie degli stessi per un maggiore grip e niente… rotolavano ancora che era un piacere grazie all’inserto che, sostenendo lo pneumatico, ne permetteva il giusto rotolamento.


un cilindro di colore verde lime
Le condizioni dell’inserto, montato sulla ruota posteriore, dopo oltre 2000 km di percorrenza

Il test

Nei giorni, settimane e mesi a seguire ho avuto modo di testare l’inserto INTYRE su diversi fondi sia con gli pneumatici Vittoria Terreno Mix che, da qualche settimana a questa parte, anche con i Pirelli Cinturato Gravel Hard Terrain.

Su fondo duro (asfaltato o sterrato) e sulla ghiaia lo pneumatico rotola molto bene e assicura un’andatura costante e veloce.
Sui fondi piĂą sconnessi, e su quelli sassosi, l’inserto offre comfort, sicurezza e la possibilitĂ  di poterci concentrare molto di piĂą sulla guida liberandoci dalla preoccupazione delle “pizzicate” e dei colpi che i nostri cerchi stanno prendendo… oltre che di smorzare molte delle vibrazioni che altrimenti arriverebbero a mani, avambracci, torso.

Anche a pressioni bassissime, vicine al run flat, l’inserto ha fatto ottimamente il suo lavoro consentendomi di potermi godere le mie avventure in gravel piuttosto che gli spostamenti casa-lavoro in assoluta sicurezza e tranquillitĂ .

Attenzione però in curva quando la pressione inizia ad essere molto bassa ovvero dall’ordine del bar a scendere. Essendo molto sgonfio, lo pneumatico tenderĂ  ad appoggiarsi sulla spalla, la bici subirĂ  l’effetto deriva e noi finiremo fuori traiettoria. Grazie alla presenza dell’inserto lo pneumatico continuerĂ  comunque a rimanere in sede e a non stallonare; il che ci garantirĂ  la tranquillitĂ  necessaria a rimanere concentrati sulla guida 🙂


primo piano su uno pneumatico per bicicletta gravel bike
Circa 1 bar di pressione ed i miei 84 kg a peso morto sulla sella… che dite, sostiene bene lo pneumatico l’inserto?

Conclusioni

Dopo oltre 2200 km percorsi in sella all’inserto per pneumatici gravel bike INTYRE, posso ritenermi estremamente soddisfatto del prodotto e della sua qualitĂ .

Uso la bici ogni giorno per recarmi in ufficio e al venerdì, mi avventuro in giri più o meno lunghi su percorsi più o meno conosciuti, ho modo di incontrare qualsiasi fondo di terreno e in tutti questi mesi non ho mai avuto un problema che si dica uno.

I cerchi non presentano ammaccature o bozzi e l’inserto è pressochĂ© in ottime condizioni, salvo fatto qualche segno di lieve entitĂ  che non ne pregiudica la possibilitĂ  di poter continuare ad utilizzarlo per molti chilometri ancora.

Posso quindi affermare che, si, questo ritorno al tubeless con inserto INTYRE è stata la scelta giusta per me e la mia gravel bike 🙂

Certo, il tubeless a volte può essere un po’ un “pacco” per via degli pneumatici che perdono pressione in continuazione. Ma questa è un’altra storia, e non è connessa con l’inserto!
Skopre al riguardo offre comunque un kit che l’azienda indica essere il migliore in termini di qualitĂ  e performance.
Trattasi delle valvole ad alto flusso SKP High Flow, un nastro per sigillare il cerchio ed il lattice Latex 1 SPRAYKE (brand ideato da Skopre e dato in uso per la produzione a Siliconi Commerciale S.p.a.).

Il prodotto è in vendita presso i migliori rivenditori sul territorio italiano (distribuzione GIST), online su alltricks.com o sul sito di Skopre cliccando QUI.

Intyre è disponibile anche per MTB XC-Marathon, Enduro, Dh, ruote Plus ed adatto all’utilizzo anche con e-MTB.

Enjoy the ride!

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